CLIMA. Climate Change Performance Index: il Marocco nella Top 10 mondiale

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Il Marocco si  è posizionato al 7° posto nella classifica globale tra i paesi maggiormente impegnati nella lotta contro il cambiamento climatico.

È quanto emerge dalla classifica del Climate Change Performance Index 2023, il rapporto sulla performance climatica dei principali Paesi nel mondo redatto da Germanwatch, CAN e New Climate Institute pubblicato ieri in occasione della COP27 in Egitto.

La classifica tiene conto di quattro criteri principali: politica climatica, emissioni di gas serra, consumo energetico e misure a favore delle energie rinnovabili.

Su un totale di 63 paesi, il Regno sale di una posizione al 7° posto, collocandosi così tra i 10 paesi più performanti del CICC per quest’anno, sorpassando paesi notoriamente virtuosi come la Norvegia (10°) , il Regno Unito (11°) e la Germania (16°). Francia e Spagna si sono posizionate 23° e 28° in classifica, mentre l’Italia rimane ferma alla 29° posizione.

Come di consueto, sono rimasti vacanti i primi tre posti del CICC, dove nessun Paese conduce una politica climatica ritenuta sufficientemente ambiziosa rispetto all’obiettivo di contenere il riscaldamento globale a +1,5°C.

«La crisi climatica è una minaccia esistenziale per la vita sulla Terra. Per ridurre l’entità degli impatti della crisi, dobbiamo limitare il riscaldamento globale a 1,5°C, come deciso nell’Accordo di Parigi. Solo un’azione decisa potrà ridurre le emissioni di gas a effetto serra, responsabili del cambiamento climatico. In quanto strumento di monitoraggio indipendente, la CCPI ha un ruolo di primo piano nell’informare sulla fase di attuazione dell’Accordo di Parigi.

Dal 2005, il CCPI fornisce un’analisi delle prestazioni dei Paesi in materia di protezione del clima. Crea trasparenza nella politica climatica, permette di confrontare gli sforzi di protezione del clima e consente di vedere i progressi e le battute d’arresto (…) Gli indicatori forniti dal CCPI, così come l’analisi testuale e l’inclusione della politica climatica, lo rendono uno strumento molto utile e accessibile per gli attori del clima e dell’ambiente. I suoi dati aiutano a informare la politica, l’advocacy e la strategia legale», recita il sito dell’organizzazione.

Redazione

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