#ISRAELHAMASWAR. Droni su Isfahan. Teheran: sono stati i separatisti. Israele nega responsabilità. Colpiti i radar militari della Siria e struttura IRGC in Iraq. IDF colpisce al confine di Rafah

83

Gli Stati Uniti hanno posto il veto all’ONU sulla questione palestinese, mentre Israele programmava un nuovo attacco che però, secondo il Jerusalem Post nessuno rivendicherà. 

In merito al veto americano nel Consiglio di Sicurezza, il paese che si è espresso più duramente è stato l’Algeria che in chiusura di intervento ha promesso al Consiglio di Sicurezza dell’ONU che ritornerà sulla questione dell’appartenenza palestinese all’organizzazione mondiale. Lo ha affermato il rappresentante permanente presso l’ONU. La Cina si è dichiarata favorevole alla creazione di uno stato Palestinese. 

Gli Stati Uniti e la Gran Bretagna hanno annunciato ufficialmente sanzioni contro i partecipanti allo sviluppo di missili e UAV iraniani, inclusa la flotta del Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica. Nella giornata del 18 aprile i paesi dell’UE hanno concordato sanzioni contro l’Iran per aver attaccato Israele. Saranno anche “legate a droni e missili”, afferma la dichiarazione adottata dopo il primo giorno del vertice di Bruxelles. Secondo il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, le sanzioni saranno un “segnale chiaro” e l’Iran dovrebbe ritrovarsi in isolamento internazionale.

Per quanto concerne la questione degli attacchi israeliani l’obiettivo era una base e un aeroporto. Non i siti nucleari. L’AIEA ha confermato che non ha registrato danni agli impianti nucleari iraniani tra le notizie di un attacco israeliano. “Tre esplosioni sono avvenute vicino a una base militare nella provincia iraniana nordoccidentale di Isfahan, ha riferito l’agenzia di stampa iraniana Fars. Tre i droni abbattuti nei pressi dell’aeroporto e della base militare di Hashtam Shikari. Le città iraniane, inclusa Isfahan, non sono state attaccate da nessun paese straniero, hanno riferito fonti a Press TV Iraniana. Secondo i media israeliani, questo attacco è stato effettuato dalla Siria e dall’Iraq senza entrare nello spazio aereo iraniano. 

Secondo la testata vicino a Hezbollah Al-Mayadeen: “Fonti confermano che non si sono verificate esplosioni sul terreno nella città di Isfahan e che i suoni sono stati causati dalle difese iraniane”. 

Alle 08:30 italiane il Ministero della Difesa siriano ha riferito in una nota stampa: “Intorno alle 02:55 di oggi, Israele ha lanciato un’aggressione missilistica dalla direzione Israele nel nord, colpendo i nostri siti di difesa aerea nella regione meridionale, e l’aggressione ha portato a perdite materiali”. Esplosioni registrate anche a Baghdad secondo quanto riferito, è stato inoltre attaccato l’edificio che ospitava i leader dell’IRGC e altri gruppi. Viene segnalata una forte attività aerea di aerei non identificati sulle città settentrionali irachene di Erbil e Mosul (probabilmente americane).

L’ambasciata russa in Iran rileva che la situazione nel Paese è tranquilla e che dopo l’attacco dei droni non si sono verificati danni o vittime. Tutte le organizzazioni russe in Iran operano normalmente; non ci sono segnalazioni di cittadini russi feriti.

Israele rivede l’efficacia del suo sistema di difesa: il giornale israeliano Maariv ha dichiarato: “L’84% degli attacchi iraniani sono stati respinti, non il 99%”. “La sconfitta del 99% dei missili è stata una falsa dichiarazione di un portavoce dell’esercito intesa a rassicurare i cittadini”.

Israele ha messo il divieto di assembramenti da 0 a 4 km dal confine con il Libano in luoghi non protetti. Secondo il canale 13 israeliano la valutazione dell’esercito israeliano è che Hezbollah stia sfidando i sistemi di monitoraggio e intercettazione nel nord inviando droni. A fare da eco a queste parole la testata Yedioth Ahronoth israeliana afferma: “Le prestazioni delle armi usate da Hezbollah sono migliorate, lo provano tre droni esplosi in Galilea, due di loro il 16 vicino a Beit Hillel e uno il 18 aprile nell’araba Al-Aramshe, ferendo circa 20 israeliani”. “Hezbollah si è rivelata un’organizzazione che sta imparando rapidamente ed è diventata più letale”. Altri media riferiscono che l’attacco di Hezbollah contro un radar dell’esercito israeliano sul Monte Meron, significa che Hezbollah dispone di informazioni di intelligence accurate nel nord e oltre.

Ed ora uno sguardo all’aggravamento tra Israele e Hamas aggiornato alle ore 15:00 del 19 aprile

Hezbollah continua ad attaccare gli insediamenti nel nord di Israele. Nella sera e notte del 18 aprile colpite: la colonia Hanita con armi missilistiche, si registrano danni al Kibbutz Yaro’on nella Galilea occidentale a seguito di un missile lanciato dal Libano; la resistenza islamica ha colpito due edifici utilizzati dai soldati nella colonia di Yaroun (il villaggio libanese di Salha) e ancora un edificio utilizzato dai soldati nella colonia di Al-Manara. Nella giornata del 19 di aprile Hezbollah colpisce Al-Jalil, Al-Raheb

Aerei israeliani colpiscono una casa della famiglia Al-Komi vicino all’Università Al-Quds nella città di Gaza. I bombardamenti dell’artiglieria israeliana colpiscono le aree orientali di Jabalia, a nord della Striscia di Gaza. Diversi attacchi aerei israeliani registrati nella striscia di Gaza. 

Rinnovati scontri tra il battaglione Jenin e uomini dell’esercito israeliano, secondo fonti del battaglione Jenin questi sarebbero riusciti a controllare un drone DGI Matrice appartenente all’esercito israeliano e ad ottenere le importanti informazioni e i dati in esso contenuti, dopo che si è schiantato a causa di un difetto tecnico verificatosi mentre stava effettuando un’operazione di intelligence missione nella zona “Al-Jalama” a nord della città di Jenin.

Scontri anche tra le Brigate Al-Quds – Brigata Tulkarem e forze israeliane dopo l’assalto israeliano al campo Nour Shams. Distrutte le case del campo. Alle 15:00, in corso pesanti scontri a fuoco con le forze israeliane nel campo profughi di Nour Shams.

Nella tarda mattina ripresi i bombardamenti dell’artiglieria di Israele che colpiscono le aree orientali di Rafah, Khan Yunis e Deir al-Balah. Secondo fonti palestinesi: “Da questa mattina l’artiglieria israeliana continua a sparare proiettili e fuoco verso le zone di confine della città di Rafah. I bombardamenti e le sparatorie dell’artiglieria si sono concentrati nelle aree di Al-Shouka, Sofa, e nelle vicinanze dell’area dell’aeroporto e dell’area di Al-Nahda. Si registrano voli di ricognizione bassi e intensi”.

Antonio Albanese e Graziella Giangiulio

Per la versione inglese dell’articolo, cliccare qui – To read the english version, click here
Segui i nostri aggiornamenti su Spigolature geopolitiche: https://t.me/agc_NW e sul nostro blog Le Spigolature di AGCNEWS: https://spigolatureagcnews.blogspot.com/