GERMANIA. I biker di Allah

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I vigilantes musulmani che impongono la legge islamica sono sempre più comuni in Germania. L’incapacità o la mancanza di volontà del governo di fermarli ha portato all’ascesa di contro-vigilanti anti-musulmani, riporta un servizio del Gatestone Institute. L’intelligence interna tedesca la BfV, nella sua ultima relazione annuale, ha avvertito che l’innesco una spirale di azione-reazione potrebbe portare a guerra aperta sulle strade tedesche.

La “Sharia Police” già “esorta” i passanti musulmani e non musulmani a frequentare moschee e ad astenersi dall’alcol, dalle sigarette, dalle droghe, dal gioco d’azzardo, dalla musica, dalla pornografia e dalla prostituzione in aree come Wuppertal dove il tribunale distrettuale ha stabilito che gli islamisti non hanno violato la legge tedesca e hanno semplicemente esercitato il proprio diritto alla libertà di parola; di fatto ammettendo la Sharia in Germania, un sistema giuridico islamico parallelo nel paese.

Un gruppo di musulmani tedeschi hanno istituito un gruppo di biker, simile agli Hell Angels, tesi a proteggere i musulmani dall’Islamofobia riporta Die Welt. Il gruppo, che aspira ad aprire sedi in tutta la Germania, ha allarmato le autorità centrali tedesche. I Germanys Muslim sono basati a Mönchengladbach, a Münster e Stoccarda; fondatore è Marcel Kunst, un tedesco convertito all’Islam che usa anche il nome Mahmud Salam.

L’uniforme del gruppo è una giacca di pelle nera con il simbolo del Tawhid, la fede nell’unità di Dio, ossia il dito indice alzato verso il cielo. Il logo comprende anche il numero 1438, che rappresenta l’anno corrente nel calendario musulmano, nonché il numero 713, che sta per GM cioè la settima e la tredicesima lettera dell’alfabeto tedesco.

La polizia dice di non sapere quante persone appartengano alla banda, fondata a maggio 2017. La pagina di Facebook del gruppo, che ha più di un migliaio di seguaci, si descrive come un’iniziativa dei cittadini «che promuove la pacifica convivenza tra musulmani e non musulmani in Germania». 

Anche se disconoscono l’uso della forza, la polizia afferma che molti dei suoi membri anziani sono salafisti radicali ed è così che la polizia tedesca descrive il fondatore, Kunst: «islamista che si muove nei circoli salafisti».

Nella sua relazione annuale pubblicata il 4 luglio, la Bundesamt für Verfassungsschutz, BfV, ha affermato che il salafismo è il «movimento islamico in rapida crescita in Germania». La relazione ha rivelato che il numero di salafisti in Germania è salito a 9700 nel 2016, passando da 8350 nel 2015; 7000 nel 2014; 5500 nel 2013; 4500 nel 2012; e 3800 nel 2011.

Il BfV ha anche avvertito del pericolo di disordini civili: «La potenziale minaccia della violenza salafista rimane pericolosamente alta. La violenza salafista potrebbe generare una dinamica aggiuntiva attraverso interazioni con gruppi estremisti provenienti da altri campi ideologici “ostili”, come già avvenuto in casi in passato», come gli hooligans delle tifoserie calcistiche che riunivano per battere un nemico comune: i salafiti. Si tratta del gruppo Hooligans vs. Salafisti che aveva più di 40.000 seguaci su Facebook prima che venisse chiuso dallo stesso social media.

Altra band di biker di Allah sono gli “Osmanen Germania”, Germania Ottomana, che consiste principalmente di tedeschi turchi anch’essi modellati sugli Hells Angels. Ufficialmente una società pugilistica che va in aiuto di ragazzi disagiati, Osmanen Germania, per la polizia tedesca è un gruppo criminale, fondato ad aprile del 2015, che fa cassa da sfruttamento prostituzione, da traffico di armi e droga, operante in tutt’Europa. Nell’attuale scenario di crisi tra Berlino e Ankara, le autorità tedesche la considerano vicina al governo turco, che la userebbe come strumento di interferenza nella vita politica e sociale tedesca.

Graziella Giangiulio