#ISRAELHAMASWAR. Si infiammano le università pro Palestina. Parigi ferma le lezioni. Houthi colpiscono nave nel Mar rosso. Brigata Golani attaccata ai confini nord di Israele

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Negli Stati Uniti non si placano le proteste universitarie in favore della Palestina. I media americani riportano che le autorità statunitensi hanno arrestato circa 100 manifestanti all’Università della California del Sud e dozzine all’Università del Texas ad Austin. A Parigi chiusa la Facoltà di Scienze Politiche a causa delle proteste filo-palestinesi.

Il 25 aprile il generale Aharon Haliva, capo dell’intelligence militare israeliana, si è dimesso come annunciato nei giorni scorsi. Tra le falle della nuova intelligence, si è scoperto che un soldato israeliano ha trasmesso informazioni e l’ubicazione delle batterie del sistema di difesa missilistica Iron Dome a una donna incontrata sui social network, e questa donna apparteneva all’intelligence iraniana.

Ora si sta chiarendo in che misura le informazioni sono state trasmesse e qual è il loro livello di importanza. Si è scoperto che l’Iran sta raccogliendo informazioni di questo livello per la prima volta attraverso i social network. Il presidente iraniano Sayyid Ebrahim Raisol-Sadati ha rilasciato diverse dichiarazioni negli ultimi giorni tra cui una che afferma che “Israele è il regime più odiato al mondo”. 

Sulla stessa lunghezza d’onda il presidente turco Recep Tayyip Erdogan che ha paragonato il primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu ad Adolf Hitler e ha affermato che la leadership israeliana non potrà sottrarsi alla responsabilità dei suoi crimini. “Continueremo a rivelare la verità e a parlare degli omicidi di Israele. Dobbiamo sapere che l’Hitler di oggi, Netanyahu, e i suoi complici non possono sfuggire alle responsabilità. Non importa quanto lontano correrà, lo seguiremo. Un giorno, la giustizia chiederà aiuto agli innocenti e agli oppressi. Se non lo chiede la giustizia, lo farà la storia”, ha affermato il leader turco.

La Turchia inoltre non intrattiene più relazioni commerciali attive con Israele, ha confermato il presidente della Repubblica Erdogan. “Non manteniamo più intense relazioni commerciali con Israele, è finita”, ha detto in una conferenza stampa dopo i negoziati ad Ankara con il presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier. Erdogan ha aggiunto che è impossibile mantenere i legami commerciali con Israele, che, secondo gli ultimi dati, è responsabile della morte di oltre 40mila persone e del ferimento di oltre 75mila a Gaza.

UNRWA ha chiesto un’indagine sugli attacchi di Israele contro i suoi dipendenti ed edifici a Gaza. Il commissario generale dell’UNRWA Philippe Lazzarini ha invitato il Consiglio di sicurezza a indagare sul palese disprezzo per le operazioni delle Nazioni Unite a Gaza dopo la morte di centinaia di suoi dipendenti e la distruzione dei suoi edifici, rivolgendo critiche ad Israele.

Secondo Channel 12: “I messaggi che giungono a Israele indicano una crescente possibilità che la Corte penale internazionale emetta mandati di arresto per alti funzionari. Preoccupazioni sull’emissione di mandati di arresto per funzionari, incluso Netanyahu, sono state sollevate in un incontro presso l’ufficio del primo Ministro. L’emissione di mandati di arresto non sarebbe avvenuta senza il via libera americano. Netanyahu ha chiesto l’assistenza dei ministri degli Esteri britannico e tedesco nel caso davanti alla Corte penale internazionale”. 

La fregata greca F452 Hydra ha intercettato almeno un UAV Houthi nel Golfo di Aden. Le forze yemenite sostengono di aver colpito la nave portacontainer israeliana MSC Darwin attaccata nel Golfo di Aden. Nel comunicato si legge: “Una nave israeliana (MSC Darwin) viene presa di mira nel Golfo di Aden, con una serie di missili navali e una serie di droni. Lanciati una serie di missili balistici e cruise contro una serie di obiettivi appartenenti al nemico israeliano nell’area di Umm al-Rashrash (Eliat)”. 

Ed ora uno sguardo al fronte tra Israele e Hamas aggiornato alle ore 14:00 del 26 aprile

Le Brigate Al-Qassam rivendicano la distruzione con colpi di mortaio di un nuovo sito di sorveglianza e spionaggio a est di Juhr al-Dik, nel centro della Striscia di Gaza.

Le Brigate Al-Quds rivendicano bombardamenti contro un gruppo di soldati israeliani lungo l’asse avanzato “Netzarim”, a sud di Gaza City, con una raffica di colpi di mortaio di grosso calibro.

Le Brigate dei Martiri di Al-Aqsa hanno annunciato un bombardamento contro un gruppo di soldati e veicoli israeliani nell’asse “Netzarim” con colpi di mortaio di grosso calibro.

Le Brigate Mujaheddin: rivendicano attacco contro quartier generale della Divisione Gaza israeliana con salva missilistica nell’insediamento di “Re’im”.

La resistenza islamica in Libano rivendica attacco con armi missilistiche contro uno schieramento di soldati israeliani nelle vicinanze del sito di Al-Dahaira. Le baracche Zibdine nelle fattorie libanesi di Shebaa sono state prese di mira con missili. Attacco aereo con drone d’assalto sul quartier generale dell’artiglieria “Ain Margaliot”.

E ancora la resistenza islamica in Libano ha attaccato forze israeliane con artiglieria nel sito di Al-Malikiyah. Imboscata combinata di missili guidati, artiglieria e armi missilistiche per un convoglio meccanizzato vicino al sito di Ruwaisat al-Alam nelle colline libanesi di Kafr Sheeba (Har Dov in Israeliano) . Distrutti due veicoli. Un camion militare appartenente al 12° Battaglione della Brigata Golani era tra le forze israeliane meccanizzate che hanno subito un’imboscata da parte della resistenza. Israele al momento ha vietato informazioni sull’imboscata. 

Un comunicato delle IDF recita: “Nella notte sono stati identificati due lanci di missili anticarro che attraversavano il Libano verso l’area di Har Dov, nel nord di Israele. L’artiglieria e i carri armati dell’IDF hanno colpito le fonti del fuoco. Inoltre, i soldati dell’IDF hanno identificato e colpito una postazione di lancio con il fuoco dei carri armati nell’area di Chebaa, nel sud del Libano”.

“Aerei da combattimento dell’IDF hanno colpito le infrastrutture terroristiche di Hezbollah nell’area di Kfarchouba, nel Libano meridionale, così come le infrastrutture terroristiche e le strutture militari di Hezbollah nell’area di Markaba, nel Libano meridionale”.

E ancora le IDF hanno attaccato con bombardamento di artiglieria a nord del campo di Nuseirat, nel centro della Striscia di Gaza. E ancora artiglieria di Israele contro la zona a est di Shujaiya e Al-Zaytoun, sud di Gaza. 

Le IDF continuano la distruzione di tunnel di Hamas a Gaza. Oltre 20 i km distrutti nel centro di Gaza. 

Antonio Albanese e Graziella Giangiulio

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