STATI UNITI. Marcia indietro su Rusal

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A quanto pare anche negli Stati Uniti può succedere che la mano destra non sa quello che fa la sinistra e così, dopo la tanto millantata e poi attuata sanzione contro Deripaska, proprietario al 48% della Rusal, i primi di aprile, ora gli stessi Stati Uniti fanno retromarcia, annunciando la possibilità di revocare le sanzioni nei confronti della società russa Rusal, leader mondiale dell’alluminio.

A dirlo ai media, il Segretario di Stato per il Tesoro USA, Steven Mnuchin, che ha sottolineato che gli Stati Uniti non vogliono far ritirare Rusal dal business, perché è importante per il mercato mondiale dell’alluminio, fonte Reuters. 

In realtà, annientare Rusal significa annientare il mercato mondiale dell’alluminio e “dei dipendenti dai metalli” come quello automobilistico USA, che dipende proprio da Rusal. Il 6 aprile, giorno dell’annuncio delle sanzioni a Rusal, a perdere in borsa era stata Alcoa, uno dei maggiori produttori USA di alluminio che ha registrato un calo del 12%. Ma, in generale, l’alluminio era affossato ai minimi storici portando a picco tutto il settore che conta numerosi colossi statunitensi.

Il ministro statunitense ha precisato che la società russa aveva presentato ricorso al suo dipartimento con una richiesta di rimuovere le sanzioni.

«La società si è appellata a noi su alcuni temi per essere esclusa dalla lista (dall’elenco dei soggetti appositamente nominati)», ha detto Mnuchin. «Se riusciamo a trovare una soluzione accettabile, questo è il nostro obiettivo», ha riferito il ministro.

Di fatto, quello che il ministro ha omesso di dire è che al momento Europa e Stati Uniti nel settore alluminio sono in ginocchio con le sanzioni a Rusal e quindi conviene a tutti che l’azienda riprenda a operare a pieno titolo su tutti i mercati. 

L’operazione di esclusione di Rusal dalle sanzioni è iniziata fine aprile, a poche settimane dalle sanzioni, dopo che il titolo era precipitato in borsa, quando Macron in testa, Merkel a seguire, sono volati da Trump facendosi carico delle istanze dei governi europei, Italia compresa. Il gesto dell’amministrazione Trump di colpire l’oligarca russo ha portato in dote una serie di avvenimenti economici negativi a catena per gli Stati Uniti e per l’Europa. Da qui, un primo ripensamento per arrivare alle parole del ministro per il tesoro USA di possibilità di revoca per le sanzioni per Rusal. 

In precedenza, il Tesoro statunitense aveva annunciato la possibilità di revocare le sanzioni alla società russa Rusal e alle sue controllate, se l’oligarca Oleg Deripaska avesse venduto la sua quota.

La capacità totale di tutte le fonderie di alluminio dell’impianto è di 4,3 milioni di tonnellate, e la produzione di allumina è di 11,5 milioni di tonnellate.

Antonio Albanese