ARGENTINA. Aumenta l’export di carne argentina

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Aumenta l’export della carne argentina, dopo anni di incertezza e di crisi, anche nel periodo pre covid.

L’export di carne bovina è sempre stato uno dei punti di forza dell’economia argentina, prima dello stop imposto anni fa dalla “mucca pazza” e più recentemente dalla pandemia. La spirale recessiva sembra oggi iniziare a invertirsi.

La Borsa argentina di Rosario ha reso noto venerdì che il primo semestre del 2022 ha registrato esportazioni record di carne bovina, superiori del 39,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, per un valore di 1,75 miliardi di dollari. Le spedizioni di carne bovina sono cresciute di 457 milioni di dollari rispetto a 1,293 miliardi di dollari.

«Analizzando l’evoluzione degli indicatori del 2022, si può affermare che le esportazioni hanno recuperato notevolmente il ritmo al punto che nei primi sei mesi di quest’anno sono state effettuate le maggiori spedizioni di merce per questo stesso periodo della storia», ha dichiarato la Borsa di Rosario in un comunicato, ripreso da MercoPress.

L’aumento effettivo del volume è stato dello 0,85% (da 418.200 tonnellate a 421.770 tonnellate), ma i ricavi sono cresciuti notevolmente grazie all’aumento dei prezzi internazionali della carne: «Tenendo conto del piccolo aumento delle spedizioni, il salto di valore corrisponde in gran parte all’aumento dei prezzi internazionali del prodotto, che sono saliti nel periodo del 38,2%», prosegue il documento.

La Borsa di Rosario ha anche evidenziato il calo della quota del settore estero sulla produzione totale. Tra gennaio e giugno del 2022, la produzione di carne è cresciuta del 3,4% e le esportazioni hanno registrato una quota del 28,3% rispetto al 29% del primo semestre del 2021.

In questo scenario, i trasformatori di carne chiedono al governo di poter aumentare le esportazioni di 6.000 tonnellate al mese. «Abbiamo valutato che siamo nelle condizioni di aumentare i volumi di esportazione», ha dichiarato ai giornalisti Daniel Urcía, vicepresidente della Federazione delle Industrie Regionali Argentine del Freddo (Fifra), in un messaggio indirizzato al Segretario all’Agricoltura Juan José Bahillo.

Maddalena Ingrao