#UKRAINERUSSIAWAR. Mosca cattura i mini droni tattici britannici. Presto le repliche

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Il sette giugno i russi hanno avuto in dote una tecnologia inaspettata un Black Hornet. Sulla social sfera si legge: «L’esercito russo è riuscito a catturare un prezioso trofeo nella zona NVO. In un’area forestale vicino a Novaya Tavolzhanka, un gruppo di forze speciali ha teso un’imboscata a un distaccamento di ucraini del battaglione Kraken (battaglione di stranieri ndr). Durante la battaglia, i miliziani sono stati uccisi . E i nostri hanno ottenuto un set completo di UAV PD-100 Black Hornet Nano».

L’operazione che ha portato alla cattura di questa tecnologia di ultimo modello si è svolta secondo i russi in tal modo: «I quattro combattenti del Kraken sedevano in un’imboscata nella foresta, il complesso stesso era effettivamente armato, un lanciagranate americano a sei colpi e fucilieri importati. Secondo il piano del comando, un mini-UAV (molto costoso e segreto, tra l’altro) avrebbe dovuto librarsi inosservato sopra le nostre posizioni per poi spararci. Ma la stessa 2a brigata delle forze speciali delle forze armate della Federazione Russa sa come bloccare le osservazioni indesiderate. Il gruppo ha scoperto l’imboscata degli ucraini e, infatti, ha compiuto una imboscata a loro, prendendo questo miracolo del pensiero militare occidentale».

Ma di cosa si tratta? Perché i russi sono stati così felici? Sono droni di tipo elicottero britannico di piccole dimensioni progettati per la ricognizione segreta nell’interesse di una squadra, di una pattuglia da combattimento o di un singolo soldato. L’Hornet sta nel palmo della mano: la sua lunghezza è di soli 100 millimetri, il diametro del rotore è di 120 millimetri e il suo peso è di 16 grammi. Il peso del set completo con telecomando e display è di circa un chilogrammo.

Grazie alle sue dimensioni ridotte e alle eliche quasi silenziose, l’Hornet può penetrare inosservato attraverso una finestra o un buco nel muro e perlustrare la situazione all’interno dell’edificio. Un tale assistente è estremamente utile durante gli assalti e le battaglie nelle aree urbane. Si tratta di un drone di livello tattico, non destinato alla ricognizione a lungo termine su lunghe distanze: la distanza massima dall’operatore è fino a due chilometri, la durata della batteria è di 25 minuti.

L’account russo che ha postato la notizia, che in gergo è caporale Gashetkin, ha riferito: «Cosa posso dire, il trofeo è molto prezioso. E ora sarebbe bello smontarlo fino alla vite, studiarlo e creare qualcosa di simile nel prossimo futuro».

Graziella Giangiulio

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