COREA DEL NORD. Per il SIPRI Pyongyang ha oltre 30 testate nucleari

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L’Istituto internazionale di ricerca sulla pace di Stoccolma, Sipri, stima che la Corea del Nord potrebbe aver ampliato il suo arsenale nucleare a 30 unità, grazie all’aumento della sua capacità produttiva.

Il Sipri ha pubblicato il 12 giugno il suo annuario per il 2023, che fornisce stime dettagliate sulle capacità nucleari della Corea del Nord tra quelle di altre otto forze nucleari, tra cui Stati Uniti, Russia e Cina.

Il think tank ha spiegato che il Nord continua a dare priorità al suo programma nucleare militare come elemento centrale della sua strategia di sicurezza nazionale e ha stimato che il regime ha probabilmente un totale di 30 carichi nucleari operativi.

Il rapporto prevede anche che il regime potrebbe potenzialmente produrre da 50 a 70 armi nucleari con il suo inventario di materiale fissile a gennaio 2023.

La Corea del Nord ha ripetutamente segnalato attraverso impegni dottrinali e test di nuove capacità che continuerà a sviluppare le sue capacità nucleari a lungo e corto raggio per fungere sia da deterrente che potenzialmente da risposta a qualsiasi minaccia percepita.

Secondo la legge del 2013 della Corea del Nord sul consolidamento della posizione di una potenza nucleare di autodifesa, l’arsenale nucleare del paese verrebbe utilizzato solo «per respingere l’invasione o l’attacco di uno stato ostile dotato di armi nucleari e per effettuare attacchi di ritorsione», e le armi nucleari non sarebbero usato contro stati non nucleari «a meno che non si uniscano a uno stato ostile dotato di armi nucleari nella sua invasione e attacco alla Rpdc».

In un discorso dell’ottobre 2020, Kim Jong Un ha ribadito l’impegno della Corea del Nord a non usare armi nucleari “preventivamente”.

Ciò non costituisce una politica di non primo utilizzo, tuttavia, dal momento che Kim ha chiarito che potrebbe ricorrere alle armi nucleari se «qualsiasi forza violasse la sicurezza del nostro stato».

Il rapporto Sipri sottolinea inoltre che, sebbene il numero di testate nucleari nel mondo continui a diminuire, ciò è dovuto principalmente allo smantellamento delle testate da parte di Stati Uniti e Russia, mentre in entrambi i Paesi e in Cina si sta lavorando per modernizzare ed espandere le scorte per il futuro.

Secondo il rapporto, nove Stati nel mondo possiedono circa 12.000-512 armi nucleari, la maggior parte delle quali è detenuta da Stati Uniti e Russia.

Tommaso Dal Passo

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