NUOVI SCENARI. Sinbad Road collegherà l’Iraq-Iran all’Asia centrale

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In Iraq si è concluso il più importante pellegrinaggio nella città santa di Karbala, che ha visto confluire sul territorio iracheno 22 milioni di persone. La visita che ha registrato 28 processioni in commemorazione dell’imam Hussein celebrato da sciiti e sunniti ha registrato uno sforzo immane per lo stato iracheno, ma ha permesso anche di saldare rapporti.

Primo tra tutti quello con l’Iran. Mentre i pellegrini dall’Iran raggiungevano l’Iraq via terra, fiume, aerea e a piedi, Iraq e Iran battezzavano la prima posa di un tratto ferroviario di 36 km per quattro stazioni da Bassora e Shalamja. Il progetto è strategico non solo per l’Iraq ma per tutta la regione. L’Ufficio del primo Ministro iracheno Mohammed Shia al Sudani in conferenza stampa sottolinea l’importanza di accelerare il completamento del progetto strategico di Sinbad Road. Sottolinea l’importanza del progetto di collegamento ferroviario per il trasporto di passeggeri e visitatori ai santuari dall’Iran e dai paesi dell’Asia centrale. E ancora afferma: «L’approccio di integrazione regionale getta le basi per maggiori opportunità di lavoro e di investimento, mentre il primo vicepresidente iraniano Mohammad Mokhber presente alla cerimonia di posa, elogia i piani di sviluppo avviati dal governo iracheno in vari settori».

La ferrovia infatti prevede anche un collegamento con il grande porto di Bassora al Faw, struttura commerciale immensa dove ha investito milioni di yuan Pechino, che interessa all’Iran e che esacerba invece le relazioni con il Kuwait. In settimana la Corte federale irachena ha bocciato gli accordi dei confini marittimi del 2015 siglati da Kuwait e Iraq. La motivazione è che gli accordi non sono passati, come vuole la Costituzione per il parlamento. Secondo altri invece dietro ci sarebbe la mano dell’Iran che in attesa di portare a termine i suoi progetti vuole escludere il Kuwait dagli interessi sul porto di al Faw.

Un altro paese che non è nominato, ma è interessato alle infrastrutture tra Iran e Iraq è il Libano. C’è infatti un progetto nel cassetto, osteggiato fortemente dagli Stati Uniti che vuole una linea diretta tra Teheran e Beirut. I due paesi hanno sempre detto che il progetto è sviluppato per fini turistici e commerciali, mentre secondo gli Stati Uniti tale via servirebbe soprattutto per il trasporto di armi e droga.

Lucia Giannini

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