UNGHERIA. Orban chiama a raccolta la destra identitaria alle Europee e alle presidenziali USA

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“L’Ungheria è un’isola conservatrice indipendente nell’oceano liberale progressista europeo, è uno Stato costituzionale in cui tutti possono esprimere liberamente la propria opinione”, ha dichiarato il primo ministro ungherese Viktor Orban ai partecipanti alla Conservative Political Action Conference, Cpac, svoltasi a Budapest il 25-26 aprile, per il terzo anno consecutivo.

Tra i partecipanti figurano il politico olandese Geert Wilders (PVV), Santiago Abascal, presidente del partito spagnolo VOX, l’ex primo ministro sloveno Janez Jansa e alcuni repubblicani vicini a Donald Trump, riporta BneIntelliNews. La conferenza è stata organizzata dall’organizzazione finanziata dallo statale Centro per i diritti fondamentali. Il suo capo Miklos Szantho, nel suo discorso di apertura, ha affermato che lo scopo del Cpac ungherese non è altro che quello di organizzare una coalizione globale di forze anti-globaliste.

Szantho ha detto che la conferenza del 2023 aveva come obiettivo l’approfondimento della cooperazione a destra, e quest’anno si è trattato di “entrare in azione”: “Dobbiamo drenare la palude a Bruxelles a giugno e a Washington a novembre”, ha aggiunto.

“Un periodo inglorioso della civiltà occidentale potrebbe finire quest’anno, sostituendo il mondo costruito sull’egemonia progressista-liberale con una sovranista”, ha detto Orban dopo essere salito sul palco. Secondo il politico ungherese, l’ordine mondiale progressista e liberale è fallito perché ha portato solo guerre e discordie, collasso economico e caos. I leader emersi sono “inadatti al compito, accumulano errori su errori e finiscono per andare incontro alla loro rovina”.

Come nel 2019, il leader nazionalista ungherese spera in una svolta dei partiti di destra radicale alle elezioni europee e nella vittoria del candidato repubblicano Donald Trump alle elezioni presidenziali americane di novembre. Orban ha accusato i governi “liberali-progressisti” di impiegare tattiche dilatorie: usano le agenzie governative contro di noi o, come direbbero i miei amici americani, “armano le istituzioni statali (…) Questo accade costantemente a noi ungheresi a Bruxelles. Questo è ciò che sta accadendo al presidente Trump in America, e noi lo incoraggiamo a lottare per la propria verità non solo nelle elezioni ma anche nei tribunali.”

In contrasto con il mondo liberale e progressista, l’ordine mondiale sovranista costruirà una “società protetta”, proteggendo i confini e le famiglie. Il primo Ministro ungherese ha detto ai partecipanti al CPAC: “Rendete di nuovo grande l’America, rendete di nuovo grande l’Europa! Forza Donald Trump, forza sovranisti europei! (…) Siamo in sella, indossiamo l’armatura, andiamo sul campo di battaglia e iniziamo la battaglia elettorale!”.

Anna Lotti

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