TURCHIA. Ankara minimizza il richiamo USA sui rapporti economici con la Russia

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Il 26 agosto, il ministro delle Finanze turco Nureddin Nebati ha respinto come “insignificanti” le preoccupazioni delle imprese turche in seguito all’avvertimento del Tesoro degli Stati Uniti, secondo il quale Ankara rischia possibili sanzioni se mantiene legami commerciali con i russi, sottoposti a sanzioni.

La Turchia continua a camminare sul filo del rasoio quando si tratta di rispondere all’invasione russa dell’Ucraina. Da un lato, ha criticato le azioni di Mosca e ha inviato armi, tra cui droni da combattimento, all’Ucraina. Dall’altro, però, ha rifiutato di imporre sanzioni alla Russia o di chiudere lo spazio aereo turco agli aerei russi. Di conseguenza, ha registrato grandi guadagni nel commercio e negli investimenti con la Russia. C’è stato un enorme boom di turisti russi che hanno trascorso le vacanze estive in Turchia, i russi sono affluiti nel Paese per investire nel settore immobiliare e gli oligarchi russi hanno ormeggiato superyacht nei porti turchi, al di fuori della portata delle sanzioni occidentali. Le importazioni turche di petrolio russo, nel frattempo, sono raddoppiate, riporta BneIntellinews.

In Russia, alcune imprese turche hanno acquisito o cercato di acquistare beni russi da operatori occidentali che si stanno ritirando dal Paese.

Ankara ha insistito sulla necessità di rimanere in buoni rapporti sia con Mosca che con Kiev per mantenere il suo status di intermediario fidato in grado di mediare i colloqui di pace quando se ne presenterà l’occasione, mentre ha dichiarato che il governo non permetterà che le sanzioni occidentali vengano aggirate in Turchia.

Nelle scorse settimane, il ministero del Tesoro degli Stati Uniti si è mosso per mettere in guardia il più grande gruppo imprenditoriale turco, Tusiad, e il Ministero di Nebati, dal fatto che entità russe stavano tentando di usare la Turchia per aggirare le sanzioni occidentali.

«Non ha senso che una lettera inviata ai gruppi imprenditoriali turchi crei preoccupazione nei nostri circoli economici», ha dichiarato Nebati in un tweet. «Siamo lieti di vedere che gli Stati Uniti, nostro alleato e partner commerciale, invitano le loro imprese a investire nella nostra economia». La Turchia, ha aggiunto, è intenzionata a migliorare le relazioni economiche e commerciali con i suoi vicini «in un quadro non soggetto a sanzioni».

Luigi Medici