COREA DEL NORD. Noi amiamo la pace, gli USA vogliono la guerra

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La Corea del Nord ama la pace, mentre gli Usa e Trump vogliono fare la guerra. Questa è l’idea di un editoriale del Rodong Sinmun, dedicato al toro del presidente statunitense e alle sua iniziativa politica diretta contro Pyongyang.  

«Le forze marionette statunitensi e sudcoreane sono provocatori e aggressori in quanto disturbano la pace e la sicurezza nella penisola coreana e nella regione e aumentano il pericolo di una guerra nucleare.

Gli Stati Uniti sono la forza aggressiva che aspira a privare la Rpdc della sua sovranità e dei suoi diritti all’esistenza e allo sviluppo, e per dominare l’intera Corea conduce una politica ostile e anacronistica nei confronti della Rpdc e fa mosse sconsiderate per scatenare una guerra nucleare (…)

Noi amiamo la pace più di chiunque altro, ma non perdoneremo mai i provocatori e gli aggressori che vogliono portare una guerra che disturba la pace». 

E Trump? Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha annunciato che farà una dichiarazione sulla Corea del Nord e sulle questioni commerciali dopo il suo ritorno a Washington dall’Asia in settimana.

Parlando in conferenza stampa prima di un incontro trilaterale con i leader australiano e giapponese a Manila, nelle Filippine, Trump ha menzionato «numerosi grandi progressi» nelle questioni commerciali fatti durante il suo viaggio in Asia, riporta Yonhap.

«Faremo una dichiarazione quando torneremo, dalla Casa Bianca, mercoledì prossimo (…) E sarà una dichiarazione molto completa per quanto riguarda il commercio, la Corea del Nord, e per un sacco di altre cose».

La prima visita ufficiale di Trump nella regione è stata considerata come una spinta all’aumento della pressione internazionale sulla Corea del Nord per il suo programma sulle armi nucleari e per ridurre i disavanzi commerciali degli Stati Uniti con Corea del Sud, Giappone e Cina.

Trump ha poi accennato al fatto che gli Stati Uniti possono tornare a definire la Corea del Nord come stato sponsor del terrorismo.

Antonio Albanese