Lituania: retribuzioni in ascesa ed Euro a rischio

78

LITUANIA . Vilnius 8/4/13 – Le proiezioni di crescita dell’economia lituana per il 2013 figurano al di sopra di ogni altro paese dell’Unione Europea.

Dopo essersi ripresa dalla crisi attraverso una svalutazione interna, ossia con un’ascesa delle retribuzioni inferiore alla crescita economica, con effetti tangibili sul volume delle esportazioni senza che la valuta venisse intaccata; la Lituania sembra essere intenzionata a cogliere la ripresa economica che inizia ad affacciarsi sul mercato statunitense, con manovre interne che potrebbero mettere a rischio il suo ingresso nell’eurozona. In questa fase, la svalutazione interna operata potrebbe rallentare la crescita Lituana, essendo la sua inerzia prossima all’epilogo. Pertanto, si sta seriamente prendendo in considerazione la rimozione del collo di bottiglia delle retribuzioni sottodimensionate al volume di crescita, con un incremento dei salari che potrebbe toccare il 6% nell’anno corrente. Il doppio dell’attuale proiezione inflattiva per il paese, tuttavia al di sotto della crescita della produttività del lavoro. L’indotto dell’incremento dei salari sull’accelerazione dell’inflazione lituana, si prevede possa impedire – insieme ad un aumento delle imposte al consumo, dei trasporti e dell’energia – allo stato baltico di rientrare nei criteri di Maastricht nel 2014, onde eventualmente accedere all’eurozona nell’anno successivo. Un rischio sensibile, che vede la maggioranza dei cittadini lituani intenzionati a mantenere la propria valuta nazionale, facendo transazioni bancarie in euro. Il tutto, sarebbe in grado di pregiudicare una situazione attuale nella quale la stessa Lithuania’s Macroeconomic Review stima tra il 60% e il 70% la probabilità di ingresso del paese nella valuta comune.