GAMBIA. Banjul resta nella Corte Penale Internazionale

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Il nuovo governo del Gambia ha detto alle Nazioni Unite che rimane dentro la Corte penale internazionale. In questo modo Barrow ribalta la decisione della precedente amministrazione di ritirarsi dal tribunale.

L’ex presidente Yahya Jammeh aveva annunciato a ottobre che il Gambia sarebbe uscito dalla Cpi, accusando l’organismo mondiale di ignorare i presunti crimini di guerra delle nazioni occidentali e cercando solo di perseguire gli africani.

Adama Barrow(nella foto) aveva promesso durante la campagna di annullare la decisione di Jammeh, di ripristinare i diritti umani e di riallacciare le danneggiate relazioni estere del paese, riporta Defence Web.

«Poiché il nuovo governo si è impegnato nella promozione dei diritti umani (…) riaffermiamo l’impegno del Gambia a rispettare i principi sanciti dallo Statuto di Roma della Corte penale internazionale», ha detto Barrow in una dichiarazione letta alla televisione di stato e alla radio.

Nella dichiarazione si aggiunge che il ministro degli Esteri del Gambia ha comunicato al segretario generale Antonio Guterres la decisione di Banjul con una lettera.
Il Gambia segna una inversione di tendenza: Sud Africa e Burundi dissero che sarebbero usciti dalla Cpi e l’Unione africana all’inizio di febbraio ha approvato una “strategia di uscita collettiva”.

Barrow ha poi deciso di far aprire indagini sulle morti e sparizioni sotto Jammeh.

La prima indagine ordinata dal Barrow si concentrerà sulla spedizione di almeno 30 persone riportate morte o disperse; la polizia ha aperto un registro per le denuncia cosicché i parenti degli scomparsi possono aggiungere nuovi casi e presentare nuove relazioni.

Jammeh, dopo essere fuggito dal paese, oggi si trova in Guinea Equatoriale dallo scorso mese dopo la forte pressione regionale politica e militare scaturita dal suo rifiuto di accettare la sconfitta elettorale nei confronti di Adama Barrow. La scelta della Guinea equatoriale non è stata fatta a caso: la Guinea Equatoriale, infatti, non ha un trattato di estradizione con il Gambia.

Luigi Medici