Helsinki frena sull’adesione alla Nato

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FINLANDIA – Helsinki 14/09/2013.  Il comandante delle Forze Armate della Finlandia, Sauli Niinistö, è intervenuto nel dibattito sull’adesione della nazione nordica alla Nato, come soluzione a lungo termine per soddisfare le proprie future esigenze di difesa.

Il dibattito finlandese sulla Nato rispecchia una simile discussione nella vicina Svezia, dove un certo numero di partiti di governo e di opposizione vedono l’adesione all’Alleanza come base per rafforzare la capacità di difesa globale del paese e garantirne la sicurezza a lungo termine di fronte al riarmo della Russia. I dibattiti in Finlandia e in Svezia si svolgono in un contesto di programmi di riforma militare di riduzione dei costi relativi, pensati per creare forze più compatte, moderne ed economicamente efficienti. Nella visione di Niinistö, anche se la Finlandia deve tenere la porta aperta per l’adesione alla Nato, la soluzione preferita è quella di costruire una più forte capacità di difesa nazionale, al di fuori di qualsiasi alleanza militare. «Ci sono alcuni che credono che l’adesione alla Nato possa sostituire una robusta capacità di difesa nazionale. Dobbiamo, come nazione, essere in grado di badare a noi stessi, anche se non siamo in un’alleanza» ha detto Niinistö in conferenza stampa, «È un bene fondamentale avere una forte difesa nazionale». La posizione di Niinistö riflette il pensiero del ministero della Difesa, che preferisce conservare lo status di paese non-allineato, a relazioni militari più strette con la Nato e con la Russia. Il governo finlandese ha comunque sottolineato che nessuna decisione in merito all’adesione alla Nato sarà effettuata dal governo attuale, se ne parlerà dopo le prossime elezioni parlamentari nel 2015. A differenza di molti capi di Stato Maggiore europei, Niinistö detiene ampi poteri, tra cui la condivisione del potere esecutivo, con il presidente del Consiglio, oltre a dirigere la politica estera e di sicurezza insieme al governo. Niinistö ha anche detto che vede un ruolo significativo per l’Unione europea nel rafforzare la difesa e la sicurezza nelle regioni nordiche e nel Baltico.