Allarme migranti per l’est dell’Iran

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IRAN – Teheran 12/05/2015. L’Iran ha messo  in allerta le zone orientali del paese: Sistan-Baluchistan, Kerman, Sud Khorasan, e Yazd.

Lo ha annunciato il ministro dell’Interno iraniano, Abdorreza Rahmani- Fazli, ripreso dall’Irna, il 12 maggio. Rahmani- Fazli ha aggiunto che le forze dell’ordine, la Guardia Rivoluzionaria, il sistema giudiziario, il ministero dell’Interno, e il ministero delle Informazioni contrasteranno il traffico di stupefacenti e di vite umane, oltre impegnarsi nel contrastare il contrabbando. Riferendosi alla presenza di centinaia di migliaia di cittadini stranieri in Iran, soprattutto afgani, ha detto: «Sulla base dei principi islamici e umanitari, dobbiamo accogliere un gran numero di migranti afgani vista l’instabilità economica del paese e il suo perenne stato di insicurezza». Il ministro ha osservato che circa 2,5 milioni di afgani attualmente vivono in Iran, di cui circa un milione è in possesso dei documenti per vivere e lavorare in Iran; mentre circa 500mila afgani sono stati rimpatriati nel passato anno. «Purtroppo, a causa dell’incapacità dei governi di Afghanistan e Pakistan di controllare le proprie zone di confine, il flusso migratorio afgano verso l’Iran è continuato. Dobbiamo concordare con loro le misure per aumentare il controllo sulle aree di confine condivise», ha detto Rahmani-Fazli. Ha aggiunto che negli ultimi 10 anni di circa 5 milioni di afgani sono fuggiti dal paese illegalmente, con una media annua di 500mila – 600 mila unità. Il ministro iraniano ha poi fornito altri dati: «Oggi circa 350mila studenti afgani sono nelle nostre scuole; mentre 11mila frequentano l’università» ha poi aggiunto che «17.000 afgani si sono laureati presso le nostre università e sono presenti nel mercato del lavoro in quei settori che gli iraniani non sono disposti ad occupare». Ha anche aggiunto che in alcune zone delle città, è stato addirittura chiesto di poter esporre dei cartelli come “zona libera dagli afgani” per il tasso di criminalità raggiunto dagli illegali afgani.

Il monitoraggio dei flussi conduce alle province di Sistan e Baluchistan e ai confini orientali. Rahmani- Fazli ha espresso la speranza che l’accordo col governo afgano possa essere fatto entro il prossimo mese proprio per aumentare i controlli alle frontiere.