COREA DEL NORD. Il COVID 19 crea il mercato interno del carbone

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Con le sanzioni ancora in vigore e il commercio con la Cina ai minimi storici a causa della pandemia, le miniere di carbone statali nordcoreane stanno trovando nuovi modi per fare soldi rivolgendosi al mercato interno, cercando di vendere alle fabbriche o ad altre imprese che hanno bisogno di carbone. 

Secondo fonti di Daily NK, la fornitura di carbone alle fabbriche e alle imprese nordcoreane è diminuita significativamente quando le autorità del Paese si sono concentrate sulle attività di esportazione volte a guadagnare valuta estera. Nonostante il notevole crollo dei livelli di esportazione di quest’anno, la fornitura di carbone alle fabbriche e alle altre imprese nordcoreane non è ancora tornata ai livelli precedenti. Ciò è dovuto al fatto che le miniere di carbone si sono impegnate nelle loro attività a scopo di lucro.

«Il carbone estratto dalle miniere di carbone gestite dallo stato dovrebbe andare ad un’agenzia incaricata della distribuzione, ma oggi non tutto il carbone viene fornito all’agenzia appropriata (…) Le miniere di carbone devono realizzare un profitto per alimentare il gran numero di lavoratori che hanno, così hanno deciso di iniziare a fare affari direttamente con i dipartimenti di approvvigionamento e di vendita delle aziende», riporta Daily NK

Alcune aziende che hanno ricevuto carbone da questo sistema di distribuzione devono ora acquistare il carbone direttamente dalle miniere di carbone: «In questi casi, le miniere di carbone vendono il carbone ad un prezzo più economico rispetto al prezzo di mercato».

Secondo quanto riporta la testata gestita da defezionasti nordcoreani, alcune società commerciali hanno iniziato a lavorare con le autorità ferroviarie per trasportare grandi quantità di carbone in treno piuttosto che su camion: «Stanno facendo degli sforzi per ridurre i costi di distribuzione andando nelle zone di scarsità del carbone e vendendo il carbone lì mentre comprano e poi rivendono i prodotti speciali di quella regione (…) Naturalmente c’è ancora la vendita all’ingrosso di carbone tra i commercianti che si trovano vicino alle miniere. Poiché il carbone è una merce sempre richiesta, gli acquirenti si affollano». 

Generalmente, il carbone in Corea del Nord veniva venduto a circa 300.000 won per tonnellata, ma alla fine del 2017, dopo l’attuazione di sanzioni internazionali più severe, il prezzo è sceso a circa duecentomila. Tuttavia, a causa del contrabbando e di altri fattori, il prezzo del carbone è risalito, secondo la fonte, fino a 290 won alla tonnellata l’anno scorso.

Tommaso dal Passo