RUSSIA. Il Grande Fratello russo è un’app Social Monitoring

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Il Social Monitoring in Russia è stato lanciato all’inizio di aprile e utilizza il Gps per rintracciare i residenti di Mosca con sospetti sintomi di Covid-19 – a volte emettendo diverse multe per utente.

Il 20 maggio, l’ufficio di Mosca che sovrintende al monitoraggio sociale ha detto che l’applicazione ha emesso sanzioni per 216 milioni di rubli, pari a 3,1 milioni di dollari. Il giorno seguente, Human Rights Watch ha esortato le autorità ad accantonare l’app, citando sia le multe arbitrarie che l’invasione della privacy degli utenti.

«L’app non è solo difettosa da un punto di vista tecnico», fa sapere Hrw ripreso da Rferl, «È altamente invasiva, viola il diritto alla privacy e amplia efficacemente l’arsenale di strumenti di sorveglianza del governo. I programmi di localizzazione mobile dovrebbero essere visti come una misura strettamente temporanea fino a quando la pandemia non sarà sotto controllo».

A giudicare dalle dichiarazioni ufficiali, quel momento è arrivato. In un post sul blog del 9 giugno, il sindaco di Mosca Sergei Sobyanin si è congratulato con i residenti per «la nostra vittoria comune» e ha annunciato che la città sta revocando la maggior parte delle misure di blocco, nonostante stia ancora registrando quasi 2.000 casi al giorno. Ma il monitoraggio sociale rimarrà obbligatorio per le persone con sintomi di coronavirus, e i critici dicono che altri strumenti digitali potrebbero integrarsi in un apparato di sorveglianza post-pandemico.

Da marzo, quando è iniziata l’epidemia di coronavirus in Russia, le autorità hanno utilizzato la tecnologia di riconoscimento facciale per identificare e mettere in quarantena i trasgressori, dispiegando, nella sola Mosca, una rete di oltre 100.000 telecamere che si collegano a un database centrale accessibile a migliaia di funzionari delle forze dell’ordine in qualsiasi momento. Nuove leggi contro la diffusione di “notizie false” sono state utilizzate per punire le critiche al trattamento del coronavirus da parte del governo. Il 29 maggio, i media russi hanno riferito che Mosca inizierà a luglio un processo di 18 mesi per i “passaporti virtuali” che potrebbero eventualmente sostituire i documenti di identità cartacei in tutto il paese e che memorizzeranno molte delle stesse informazioni dei passaporti digitali che le città russe hanno svelato durante l’isolamento per gli utenti dei trasporti pubblici e privati. Ma le segnalazioni di fughe di dati e crash di sistema hanno fatto temere che le informazioni personali raccolte non siano al sicuro da terzi.

E le riforme elettorali recentemente approvate permettono il voto elettronico e per corrispondenza una mossa giustificata dai funzionari come necessaria per evitare la folla, ma denunciata dagli attivisti come un altro bersaglio per gli hacker e i criminali informatici. Non è chiaro se le nuove regole entreranno in vigore prima del voto del 1° luglio sugli emendamenti costituzionali che offriranno al Presidente Vladimir Putin la possibilità di chiedere la rielezione nel 2024 e di nuovo nel 2030.

Anna Lotti