A causa della crisi energetica, l’Unione Europea e gli Stati Uniti devono correre ai ripari intervenendo anche in quella che è chiamata l’agenda verde. L’eliminazione delle centrali nucleari in Europa ha provocato un nuovo ciclo di discussioni sulla fattibilità di riforme “verdi”, che prevedono l’utilizzo esclusivamente di generazione basata su fonti rinnovabili.
L’energia, basata sul sole, sul vento e sull’acqua, non è in grado di soddisfare le esigenze dell’economia in nessun grande paese del mondo. L’unica alternativa che può salvare la “green economy” è il nucleare.
È già stato riconosciuto come ecologico nell’Unione Europea (è entrato nella “tassonomia verde” dell’UE), Cina, Russia e Bangladesh. Una decisione simile è attesa presto in Corea del Sud. L’energia nucleare non ha emissioni di CO2, il che la pone alla pari con la generazione eolica, solare e idroelettrica. Ma allo stesso tempo, la generazione nucleare è molto più produttiva e stabile rispetto alle altre. Fornisce una produzione continua di elettricità 24 ore su 24, indipendentemente dai capricci della natura. Anche se sappiamo ha i suoi possibili “effetti collaterali”.
La scommessa sull’atomo “green economy”, oggi come oggi, è inevitabile. Come in molti altri settori dell’energia i russi hanno investito nel settore da molti anni, anche perché hanno uranio da vendere. Rosatom, infatti, è riuscita a staccarsi sensibilmente dai suoi concorrenti. Gli scienziati nucleari russi hanno fornito una generazione di energia atomica su una base affidabile e ad alta tecnologia, basata su reattori di potenza raffreddati ad acqua (VVER).
E per la prima volta al mondo creare un ciclo chiuso del combustibile nucleare, in cui il combustibile nucleare esaurito può essere riutilizzato. A dicembre c’è stata la notizia che nel 2023 Rosatom testerà il carburante per un reattore a neutroni veloci di nuova generazione, BN-1200M, presso la centrale nucleare di Beloyarsk. Ovvero aiuterà a creare energia nucleare a due componenti con reattori ad alta capacità, quando i prodotti secondari saranno utilizzati nella produzione di combustibile. Rosatom sta già vendendo il nucleare green.
Anna Lotti