PAKISTAN. Il black out scatena i Netizen, ma aggrava la crisi già profonda

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Il 23 gennaio 2023 il Pakistan ha sperimentato interruzioni di corrente diffuse che sono durate fino a 15 ore in alcune aree e quasi 24 ore in altre, colpendo milioni di persone.

Il Pakistan ha subito due blackout significativi negli ultimi anni: un blackout di nove ore nel 2018 e un blackout di 18 ore nelle principali città nel 2021. Queste crisi non hanno solo un impatto sulla vita quotidiana, ma anche sull’economia: l’incidente più recente ha provocato una perdita stimata di 100 miliardi di rupie pakistane (equivalenti a 380 milioni di dollari). Il Paese sta attualmente affrontando una grave crisi economica, con i cittadini che devono fare i conti con l’aumento dei prezzi dei generi alimentari e dell’inflazione e con la diminuzione delle riserve di valuta estera, che ostacolano le importazioni.

Il 23 gennaio, case, ospedali e industrie hanno funzionato a capacità limitata o hanno chiuso completamente. Tutte le attività commerciali sono state interrotte durante il giorno, poiché le interruzioni hanno paralizzato i servizi mobili e internet.

Grandi città come la capitale Islamabad, Lahore e Karachi sono sprofondate nell’oscurità al calar del sole. Sebbene l’elettricità sia stata ripristinata in alcune regioni nel giro di poche ore, il resto del Paese ha ripreso a funzionare normalmente in tarda serata.

Per far  fronte al consumo eccessivo, il 3 gennaio 2023, il governo aveva imposto la chiusura anticipata di centri commerciali e mercati alle 20:30 per ridurre il consumo di elettricità, un piano che avrebbe dovuto far risparmiare al Paese circa 380 milioni di dollari. Tutto invano. 

Nelle prime ore di lunedì 23 gennaio, l’elettricità è stata spenta durante le ore di basso utilizzo e durante la notte a scopo di conservazione, ma i tecnici non sono riusciti ad avviare il sistema all’alba. Il ministero dell’Energia ha riferito che la frequenza del sistema della National Grid è calata alle 7:34 del mattino, causando un’interruzione di corrente a livello nazionale.

Il ministro dell’Energia Khurram Dastagir ha twittato nella tarda serata del 23 gennaio che l’elettricità è stata ripristinata nella maggior parte del Paese. Nel frattempo, il primo Ministro Shehbaz Sharif ha ordinato un’indagine per scoprire le cause dell’interruzione di corrente.

Durante le sue osservazioni sull’indagine, il Ministro ha suggerito che l’incidente potrebbe essere stato causato da un coinvolgimento straniero. Quindi qualcuno avrebbe sabotato la rete per altri fini. Resta da vedere ancora chi e perché.

Oltre ad altri servizi, il 23 gennaio anche la connettività internet è stata instabile. In mezzo all’oscurità, i netizen si sono affidati al sarcasmo e alle battute per superare i tempi difficili, dando vita a molti meme su Twitter che hanno ironizzato sul governo. La corrente alla fine è tornata, ma il Pakistan vive un pesante periodo di instabilità socioeconomica e una grande crisi politica.

Lucia Giannini

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