
Le previsioni della Banca Mondiale, sulla la crescita nelle economie MENA non sono rosee, prevede che diminuiranno drasticamente quest’anno. Si prevede che il PIL della regione scenderà all’1,9% nel 2023 dal 6% nel 2022 a causa della minore produzione di petrolio a fronte dei bassi prezzi del petrolio, delle rigide condizioni finanziarie globali e dell’elevata inflazione. Si prevede che il rallentamento della crescita quest’anno sarà più pronunciato nei paesi esportatori di petrolio (GCC).
Si prevede che la crescita del PIL reale del GCC sarà dell’1% nel 2023, in calo rispetto al 7,3% nel 2022, a causa della minore produzione di petrolio e del calo dei prezzi del petrolio. Nei paesi in via di sviluppo esportatori di petrolio, si prevede che la crescita rallenterà dal 4,3% nel 2022 al 2,4% nel 2023.
L’inasprimento delle condizioni finanziarie globali e l’elevata inflazione continuano a limitare l’attività economica nei paesi importatori di petrolio. Si prevede che la crescita sarà del 3,6% nel 2023, rispetto al 4,9% nel 2022. L’anno scorso, gli esportatori netti di petrolio dal Medio Oriente sono cresciuti a un ritmo molto più rapido rispetto agli importatori netti di petrolio dal Medio Oriente.
Si prevede che la crescita economica in tutta la regione diminuirà dal 4,3% nel 2022 allo 0,4% nel 2023. Entro la fine del 2023, solo 8 dei 15 paesi della regione saranno tornati ai livelli di PIL reale pre-coronavirus.
Il mercato azionario israeliano nel frattempo continua a scendere. L’indice azionario TA-35 e l’indice di riferimento TA-125 sono scesi di circa il 3,6%, mentre l’indice TA-90, che replica i titoli azionari a maggiore capitalizzazione non inclusi nell’indice TA-35, è sceso del 3,8% nelle contrattazioni pomeridiane di martedì. Tel Aviv. L’indice TA-Bank delle cinque maggiori banche è sceso del 4% circa, mentre i titoli delle costruzioni e delle assicurazioni sono scesi del 4-5%.
Secondo la Borsa di Tel Aviv, durante la settimana di inasprimento del conflitto israelo-palestinese, gli indici TA-35 e TA-90 sono scesi rispettivamente del 6,4% e del 7,3%.
Maddalena Ingrao