LIBRI. La Cultura è il grande motore economico italiano

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Dopo lo scandalo internazionale del crol­lo della Domus Armaturarum di Pompei nel 2010, si è avviato un vasto movimento che ha portato a fare proprio di Pompei ed Ercolano il simbolo di una rinascita italia­na, fatta di conservazione ma anche di va­lorizzazione del nostro sterminato tesoro.

Attraverso le parole dei protagonisti, ar­cheologi, manager culturali, specialisti di ogni genere, volontari e militari, Marco Frittella, volto storico del giorna­lismo televisivo da marzo 2022 direttore editoriale Rai Libri, racconta come stanno risorgendo Pompei e le Regge di Caserta, di Carditel­lo e della Venaria Reale, il giardino di Co­limbetra ad Agrigento e la Villa Gregoria­na di Tivoli; i musei dotati di autonomia; e poi l’affascinante sottosuolo napoletano valorizzato da una cooperativa di giovani strappati all’emarginazione e le tante di­more storiche recuperate dai volontari del Fai.

E, infine, il racconto di altre due eccellen­ze del nostro Paese, famose e ammirate in tutto il mondo: le varie scuole di restauro e il nucleo dei Carabinieri che tutela e sal­vaguarda i nostri tesori. 

Anche l’introduzione racconta una storia bellissima e drammatica di un salvataggio: quello della Reggia di Carditello. Tutti conosciamo la storia del Cavallino Rampante: da Francesco Baracca a Enzo Ferrari; pochi sanno che quel cavallo rampante è il Cavallo di Razza Governativa Persano, reso famoso proprio nell’allevamento borbonico di Carditello dalla fine del Settecento perché ritenuti i migliori cavalli da guerra dell’epoca. Valenza culturale, storica e anche economica se pensiamo all’indotto generato dal sito pianto di Carditello e dall’enorme appeal Ferrari.

Questo è L’oro d’Italia da poco nelle librerie. La ricerca di Frittella punta i riflettori sulle storie dei recuperi degli straordinari beni cultu­rali e artistici del nostro Paese per troppi anni lasciati deperire da colpevole incuria e sottovalutazione, legate principalmente ad una sottovalutazione, colpevole perlopiù, delle potenzialità del patrimonio artistico italiano, nel suo complesso.

Il testo scorre via piacevolmente, per chi conosce i luoghi che Frittella racconta si tratta di un bagno nei ricordi e nel piacere di esserci stati, “dalle Alpi alle Piramidi” parafrasando Manzoni.

Interessanti poi sono le interviste ai protagonisti pubblici e privati di questo meraviglioso e complesso settore; ne segnaliamo una perché al di là dell’istituzione che rappresenta, Dario Franceschini riesce a far trapelare la passione che ha mosso la sua azione politico-amministrativa nel ministero della Cultura.

L’intervista a Franceschini riesce a far cogliere il vero senso del titolo, L’Oro d’Italia, e le inutili spesso pretestuose polemiche tra presenza dello Stato e del Privato nel settore culturale della vita pubblica italiana.

Per chi ha amato essere a Pompei o ad Agrigento, piuttosto che a Venaria, il libro di Frittella riesce a far comprendere le potenzialità ancora inespresse dal settore culturale italiano, declinato nelle sue diverse forme.

Antonio Albanese