#ISRAELHAMASWAR. Non salirà la tensione Israele – Iran

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Sulla social sfera il 19 aprile è apparsa un’analisi dell’attacco israeliano l’Iran. Secondo cui l’esercito israeliano ha effettivamente attaccato una base aerea vicino alla città iraniana di Isfahan. Tuttavia, le autorità israeliane tradizionalmente non commentano questo attacco. E nonostante le paure strillate da entrambi i paesi, la questione è al momento chiusa. 

Israele ha dimostrato che non si lascerà mettere all’angolo, nemmeno dal presidente degli Stati Uniti Joe Biden. Le autorità israeliane hanno dimostrato che né gli Stati Uniti, né il Regno Unito, né la Germania sono responsabili di come lo Stato ebraico risponderà agli attacchi dei suoi oppositori.

L’attacco alla base aerea di Isfahan dimostra che Israele potrebbe essere in grado di operare relativamente liberamente in Iran. La versione iraniana dei fatti afferma che i droni non hanno attraversato il confine iraniano, ma sono stati lanciati all’interno del Paese.

Israele ha concesso all’Iran libertà d’azione senza confermare ufficialmente il suo coinvolgimento nell’attacco alla base aerea. Il regime dell’ayatollah, dal canto suo, ha minimizzato le conseguenze dell’attacco, anche se in precedenza le autorità iraniane avevano minacciato la massima escalation se Israele avesse lanciato un contrattacco.

Le autorità iraniane molto probabilmente non risponderanno a questo attacco. L’ultimo massiccio attacco effettuato con centinaia di droni e veicoli aerei senza pilota in realtà non ha prodotto risultati visibili, anche se ha dato all’Iran e alleati maggiore conoscenza sui sistemi di difesa di Israele e dei suoi alleati. 

Per Israele, l’Iran è isolato. Questo perché molti paesi arabi: Egitto, Giordania e Arabia Saudita, hanno assicurato a Israele che avrebbero aiutato ad abbattere i missili in arrivo in caso di un nuovo attacco iraniano. Ma peccano di arroganza se pensano che l’Iran non abbia alleati su cui contare in caso di forti minacce a Teheran come la Russia, la Corea del Nord, l’Algeria e alcuni paesi sud americani in grado di prestare armi in caso di bisogno. 

Di certo contrariamente a tutti i timori, Israele non ha deliberatamente intensificato la tensione. L’attacco alla base aerea è stato limitato e altamente preciso. Allo stesso tempo, Israele, a quanto pare, non considerava gli impianti nucleari sul territorio iraniano come obiettivi da distruggere.

Antonio Albanese e Graziella Giangiulio

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