Libia in tilt: manca la corrente elettrica

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LIBIA – Bengasi. 11/07/13. La produzione del petrolio della Libia è sceso nel mese scorso del 16% e ha registrato il livello più basso degli ultimi sei mesi. Tutta colpa del calo di tensione che blocca le pompe di estrazione.

 

Dalla caduta di Muammar Gheddafi, i siti per la produzione petrolifera libica sono diventati bersaglio di proteste civili e attacchi terroristici. Per quanto riguarda i tagli di potenza, rimangono una delle sfide che il paese deve affrontare. Il portavoce di The Arabian Gulf Oil Company, Miouf Abdeljalil, ha detto che il calo della produzione è dovuto a interruzioni di corrente che causano l’interruzione di estrazione dell’olio nero.

La raffineria e la produzione di gas rappresentano secondo il Fondo Monetario Internazionale il 70% dell’economia della Libia.

Questa diminuzione è una sfida per le imprese del settore tra cui quelle italiane, come il gruppo ENI. Per quanto riguarda il gruppo petrolifero OMV, ha fatto sapere che le sue operazioni petrolifere sono state sospese dal 25 giugno Il governo libico sta cercando di far fronte a questi problemi, quadruplicando il numero di guardie che è aumentato a 12.000 di quest’anno, al fine di migliorare la sicurezza e la protezione contro attacchi di giacimenti petroliferi.