#ISRAELHAMASWAR. Attacco a Ramallah: 7 israeliani feriti. Coloni occupano la Valle del Giordano. Metulla si tinge di giallo verde

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Il Segretario di Stato Antony Blinken continua il suo ruolo di mediatore per far siglare gli accordi di normalizzazione con Israele. Questa settimana è stato impegnato in quelli tra Israele e Arabia Saudita: “Continuano e stiamo facendo progressi”. “Poiché l’opzione della normalizzazione è chiara, le persone dovrebbero iniziare a pensarci davvero e a prendere decisioni perché prolungare questa spirale avvantaggia solo l’Iran e i suoi alleati”. Nella giornata del 22 marzo il Segretario di Stato è volato in Israele.

La Relatrice speciale delle Nazioni Unite sulla situazione dei difensori dei diritti umani, Mary Lawlor, ha sottolineato che non esistono argomenti morali che possano giustificare la continua vendita di armi a Israele da parte dei paesi che rispettano il principio dell’universalità dei diritti umani.

Pechino conferma il suo sostegno agli sforzi del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite per raggiungere un cessate il fuoco a Gaza La Cina ha ribadito il suo continuo sostegno agli sforzi del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite volti a un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza.

I leader dell’UE chiedono un cessate il fuoco immediato nei combattimenti a Gaza, che porti a un cessate il fuoco permanente. Dopo l’iniziativa dell’Unione Europea, anche Gran Bretagna e Australia hanno chiesto l’immediata cessazione delle ostilità nella Striscia di Gaza.

Fonti stampa affermano che la Finlandia intende riprendere a fornire finanziamenti all’UNRWA. Il ministro finlandese del Commercio estero e dello sviluppo Phil Tavio ha annunciato venerdì che il suo paese riprenderà a fornire finanziamenti all’Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l’occupazione dei rifugiati palestinesi (UNRWA).

Il capo dello stato maggiore delle forze di difesa israeliane, Herzi Halevi, andrà in pensione dal suo incarico entro la fine dell’anno. Alti funzionari israeliani affermano che l’indagine sugli eventi del 7 ottobre porterà a “dimissioni di massa” dei funzionari che non sono riusciti a prevenire l’attacco.

Il ministro israeliano della pianificazione strategica Dermer ha dichiarato che: “Israele entrerà a Rafah anche se il mondo intero sarà contro di noi, compresi gli Stati Uniti”. Il comandante dell’82° battaglione corazzato della 7a brigata, il tenente colonnello Ofir Kaspi, ha fatto un forte assunto in una dichiarazione politica in un’intervista con i giornalisti che sono entrati nella Striscia di Gaza: “Penso che la soluzione sia creare insediamenti, ma questa è una questione politica. L’IDF deve mantenere il territorio, penso che se gli insediamenti ritornassero qui, avremmo vinto. Se uccidiamo Sinwar, non distruggeremo Hamas, arriverà qualcun altro. La soluzione è tornare qui.”

Secondo i rumors la relazione tra Netanyahu e Gallant ha toccato il fondo. La tensione sta avvelenando il gabinetto di guerra. La testata Israel Hayom affronta il deterioramento del rapporto tra il primo Ministro e il ministro della Sicurezza, che ha toccato il fondo, soprattutto per quanto riguarda la legge sulla coscrizione, tanto che la tensione tra loro entra nel “gabinetto”, aumentando l’atmosfera “incredula e velenosa”.

Hamas ha smentito l’arresto dei leader di Hamas presso il complesso Shifa a Gaza. A conferma della dichiarazione di Hamas fonti israeliane hanno ammesso di aver pubblicato foto “false” di leader di Hamas detenuti. Il portavoce dell’esercito israeliano ha ammesso di aver erroneamente pubblicato le foto di persone arrestate nell’ospedale Al-Shifa di Gaza mentre non erano detenute.

Erdogan a un comizio elettorale ha detto che: “Manderemo Netanyahu ad Allah, che si prenderà cura di lui, lo renderà infelice e lo maledirà”. L’Algeria riafferma la necessità di fermare gli attacchi israeliani alla Siria. L’Algeria ha riaffermato la necessità di rispettare la sovranità e l’integrità territoriale della Siria, ponendo fine ai ripetuti attacchi israeliani contro il paese e all’occupazione delle alture di Golan.

Anche Hamas è sceso in campo il 22 marzo con richieste alla comunità internazionale: “Chiediamo alla comunità internazionale e in particolare all’Organizzazione per la cooperazione islamica di intraprendere azioni serie per proteggere la moschea di Al-Aqsa dalle manomissioni israeliane” Sami Abu Zuhri, leader di Hamas ha detto: “Il popolo palestinese guarda con grande apprezzamento a ciò che gli yemeniti stanno facendo a sostegno del popolo palestinese. È naturale che l’intera nazione si ribelli contro Israele e i suoi sostenitori”

“L’America e la Gran Bretagna sono partner dei nemici israeliani e quindi il popolo palestinese si trova di fronte a un’alleanza occidentale in ogni senso della parola. Chi fornisce armi al nemico israeliano è l’America, e coloro che vengono uccisi nelle strade di Gaza sono palestinesi con armi americane”. “Se c’è sincerità nelle intenzioni americane, devono aprire tutti i valichi terrestri e non inviare armi americane a Israele”. “Qualsiasi attacco a Rafah è un vero e proprio spostamento, e la posizione araba deve cambiare e diventare più seria per affrontare i piani e i progetti di Israele”.

Nella giornata del 22 marzo si apprende che il ministro degli Esteri iraniano Hossein Amir Abdollahian, in una telefonata ieri sera con il capo dell’ufficio politico di Hamas, Ismail Haniyeh, ha discusso degli ultimi sviluppi in Palestina e Gaza”.

Il 21 marzo una fregata francese ha distrutto tre missili balistici lanciati dagli Houthi nello Yemen. Il 22 marzo l’esercito americano ha attaccato obiettivi Houthi nella zona di Hodeidah. Per tutta la giornata di venerdì nelle più grandi città yemenite del nord si sono tenute marce per la Palestina. 

Ed ora uno sguardo all’aggravamento Israele – Hamas aggiornato alle 16:00 del 22 di marzo

I caccia della difesa aerea israeliana hanno intercettato un “obiettivo sospetto” su Eilat. Le fonti israeliane affermano che due missili anticarro sono stati lanciati dal Libano verso l’insediamento “Metulla”. Per tutta la giornata del 22 di marzo le sirene hanno suonato nel nord di Israele. La Resistenza Islamica in Libano ha usato colpi di artiglieria contro soldati israeliani nelle vicinanze della caserma “Zarait”.

Continuano glia attacchi aerei israeliani a ovest del campo di Nuseirat, nel centro della Striscia di Gaza. Cecchini israeliani colpiscono nell’area di Al-Mughraqa, nel centro della Striscia di Gaza.

Scontri a Gaza sud tra soldati israeliani e Brigate Mujahiddin nell’area del complesso Shifa. Per il quinto giorno l'”esercito” israeliano continua ad assediare il complesso medico Al-Shifa, a ovest di Gaza City bombardando i dintorni del complesso.

Secondo la sanità palestinese: Israele ha bombardato diversi edifici e bruciato il dipartimento di Al-Sharaiben nel complesso medico di Al-Shifa. I militari tengono in detenzione circa 240 pazienti, i loro accompagnatori e 10 operatori sanitari presso il complesso medico Al-Shifa. Nel complesso continuano anche gli arresti da parte dei militari israeliani nei confronti dei palestinesi. 

Le IDF in un comunicato hanno affermato che “L’IDF e l’ISA continuano a condurre precise attività operative nell’ospedale di Shifa; in risposta al lancio effettuato ieri (giovedì) verso la zona di Be’eri, gli aerei da combattimento dell’IDF hanno colpito un tunnel operativo e un complesso militare. Contrariamente a quanto dichiarato dalla Sanità palestinese “L’IDF e l’ISA continuano a condurre precise attività operative nell’area dell’ospedale di Shifa, prevenendo danni a civili, pazienti, équipe mediche e attrezzature mediche”.

In collaborazione con l’IAF, le operazioni dell’IDF continuano nell’area di Al-Qarara, nel nord di Khan Yunis. Le truppe dell’IDF hanno eliminato numerosi uomini di Hamas in incontri ravvicinati. Inoltre, le truppe dell’IDF in collaborazione con l’IAF hanno colpito le infrastrutture di Hamas, inclusi due complessi contenenti tunnel e due complessi con trappole esplosive.

Le truppe della Brigata Nahal continuano ad operare nel centro di Gaza. Nei giorni scorsi le truppe hanno eliminato diversi terroristi. Durante una delle attività, le truppe hanno identificato due terroristi nella loro zona e li hanno eliminati tramite il fuoco dei cecchini. Durante un ulteriore attacco, è stato identificato un terrorista che lanciava un colpo di mortaio contro le truppe dell’IDF, che hanno risposto con il fuoco dell’artiglieria verso il punto del lancio.

Durante la giornata, gli aerei da combattimento dell’IAF hanno colpito circa 40 obiettivi e hanno assistito le attività delle truppe di terra dell’IDF. Tra gli obiettivi colpiti c’erano fosse di lancio e basi militari.

La situazione più difficile resta quella della Cisgiordania. A Ramallah Hamas ha attacco militari israeliani e coloni. “Affermiamo che il nostro popolo è capace di uccidere il nemico e di contrastare tutti i tentativi di reprimere la resistenza nella Cisgiordania occupata”. Quattro soldati sono rimasti feriti negli scontri con un combattente della resistenza palestinese a ovest di Ramallah. I media israeliani hanno rivelato che quattro soldati sono rimasti feriti negli scontri con un combattente della resistenza palestinese che ha attaccato un autobus di coloni a ovest di Ramallah. L’aggiornamento finale parla di sette feriti di cui due gravi e ucciso l’attentatore. 

E mentre il confine tra Israele e Libano viene sgomberato dai coloni in favore di Hezbollah grazie ad attacchi continui. I coloni continuano il sequestro dei beni in Cisgiordania ai danni dei palestinesi: ottomila dunum nella valle del Giordano presi a beneficio degli insediamenti dei coloni. Coloni hanno attaccato un villaggio a est della città di Ramallah, Burqa. La presidenza palestinese condanna l’occupazione delle terre nella zona della Valle del Giordano da parte degli israeliani.

La Mezzaluna Rossa Palestinese parla di 3 feriti dai proiettili israeliani durante gli scontri nella città di Osrin, a sud-est di Nablus. Un morto palestinese a Gerico, campo di Aqabat Jabr porta a 11 il bilancio delle vittime in Cisgiordania in 24 ore. 

Otto palestinesi sono stati uccisi nei bombardamenti israeliani a nord-est di Rafah Gli aerei da hanno bombardato, all’alba di venerdì, il nord-est della città di Rafah, a sud della Striscia di Gaza.

Antonio Albanese e Graziella Giangiulio

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