#ISRAELHAMASWAR. La resistenza Islamica colpisce una centrale elettrica a Tel Aviv. Houthi: accordo con Cina e Russia per transito nel Mar Rosso

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Il vice comandante del CENTCOM, l’ammiraglio Brad Cooper, è stato in visita in Israele nei giorni scorsi per coordinare il porto temporaneo nella Striscia di Gaza annunciato dal presidente Biden. Durante la sua visita, ha incontrato alti funzionari israeliani per coordinare il porto e la sua costruzione. Il segretario di Stato americano Antony John Blinken ha dichiarato in un’intervista che il porto sarà operativo entro poche settimane.

In Israele, si stima che il suo tempo di funzionamento sarà più lungo: non è ancora chiaro come verranno distribuiti i beni e le attrezzature che arriveranno nella Striscia di Gaza attraverso il porto. Non c’è stata ancora alcuna risposta dal Comando Centrale americano. Infine secondo la NBC, alcuni dei successi operativi dell’IDF nella Striscia di Gaza sono dovuti all’assistenza dell’intelligence americana basata sull’intercettazione elettronica.

Celeste Wallander, vicesegretario alla Difesa americano per gli affari di sicurezza internazionale ha dichiarato: “La tempistica del massacro di Hamas del 7 ottobre non è stata casuale. L’Iran ha percepito gli sforzi americani volti a stabilire una cooperazione militare in Medio Oriente ‘come una minaccia alla sua libertà d’azione’”.

L’Unione Europea nel vertice in corso ha rilasciato le seguenti dichiarazioni: “Sottolineiamo l’importanza che Israele attui la decisione della Corte Internazionale di Giustizia emessa il 26 gennaio, che è giuridicamente vincolante. Condanniamo la decisione di espandere gli insediamenti in Cisgiordania ed esortiamo Israele a invertire questa tendenza. Chiediamo la fine delle violenze in Cisgiordania e Gerusalemme Est e la garanzia di un accesso sicuro ai Luoghi Santi”.

Secondo il cancelliere Olaf Scholz, la via verso la pace tra Israele e i palestinesi passa attraverso la creazione di due Stati, ma il futuro Stato palestinese non dovrebbe avere proprie forze armate, ha affermato il cancelliere. L’aeronautica tedesca ha dichiarato di aver sganciato 8 tonnellate di aiuti umanitari nella Striscia di Gaza insieme alle forze aeree statunitensi e di Singapore.

La Polizia francese lamenta che dall’inizio della guerra di Gaza si è verificato un aumento significativo dei crimini motivati ​​dall’odio. Nell’intero 2023, in Francia sono stati registrati 8.500 casi di crimini d’odio, un numero doppio nel periodo ottobre-dicembre rispetto al corrispondente periodo del 2022.

L’Italia riconosce il crescente isolamento di Israele e lo mette in guardia dall’invasione di Rafah. Il primo Ministro italiano, Giorgia Meloni, ha dichiarato di temere il crescente isolamento di Israele avvertendo allo stesso tempo degli effetti disastrosi di qualsiasi operazione militare di terra lanciata da Israele a Rafah.

Il ministro degli Affari Esteri israeliano Israel Katz ha inviato una lettera alle comunità ebraiche di tutto il mondo, invitandole a unirsi e creare un fronte unico di informazione globale sullo sfondo di un’ondata di antisemitismo in molte parti del pianeta.

Channel 14 afferma che vi sarebbero istruzioni alla delegazione negoziale israeliana di non accettare un cessate il fuoco come parte di un accordo di scambio. Notizia confermata anche da Hamas. 

Il quotidiano Yedioth Ahronoth ha riferito la testimonianza di un colono: “In Galilea stiamo perdendo la fiducia e la speranza che decine di migliaia di residenti evacuati ritornino a una realtà diversa da quella mortale da cui erano fuggiti; i loro occhi, sul fronte meridionale, hanno osservato come si stavano realizzando i piani di Hezbollah.

Il ministro della Difesa siriano ha compiuto una visita a sorpresa in Iran. Il ministro della Difesa iraniano ha affermato che l’agenda comprende misure e piani necessari e urgenti per contrastare l’aggressione israeliana in Siria L’Iran è pronto a utilizzare tutte le sue capacità per aiutare la Siria a rafforzare le sue capacità di difesa e il suo potere deterrente contro gli Stati Uniti e Israele.

Raid americano-britannici hanno compiuto nella giornata del 21 marzo un raid nella zona di Dune, a ovest della città di Hodeidah.

La Federazione Russa e la Cina hanno raggiunto un accordo con gli Houthi nello Yemen secondo cui le loro navi possono navigare attraverso il Golfo di Aden e il Mar Rosso senza timore di attacchi. Bloomberg: “Gli Houthi hanno raggiunto un accordo con Cina e Russia sul passaggio sicuro delle loro navi vicino allo Yemen. Il portavoce degli Houthi Muhammad Abdel Salam ha detto ai rappresentanti russi e cinesi in un incontro in Oman che le loro navi potrebbero continuare a navigare senza timore di danni. In cambio, Cina e Russia forniranno agli Houthi sostegno politico internazionale, ad esempio nel Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite”. 

Nel frattempo i ricavi del porto di Eilat sono diminuiti dell’80% da quando gli Houthi hanno iniziato ad operare nello Yemen. Nessuna nave metaniera ha transitato nel Canale di Suez da 65 giorni a questa parte. Il 21 marzo il Direttore generale del porto di Eilat ha detto: “Il porto ha completamente smesso di funzionare a causa degli attacchi yemeniti”. Il porto di Eilat sta soffrendo la sua condizione peggiore a causa dell’assedio impostogli dalle forze armate yemenite, con la difficoltà di garantirgli un’alternativa completa.

Nella mattinata del 21 marzo l’Ambre Maritime Security Company segnala che “una nave commerciale ha riferito di essere stata esposta a un incendio a 109 miglia nautiche dalla costa dello Yemen”.

Ed ora uno sguardo al fronte tra Israele e Hamas

La Resistenza Islamica Irachena ha affermato di aver attaccato una centrale elettrica a Tel Aviv con un UAV sottolineando: “Continueremo a distruggere le roccaforti nemiche al termine della seconda fase delle operazioni per resistere all’occupazione e per sostenere il nostro popolo a Gaza, e in risposta ai massacri contro i civili palestinesi indifesi”.

Per la prima volta dall’inizio della guerra di Gaza in ottobre, nei sobborghi meridionali della capitale libanese Beirut, è stato notato un significativo dispiegamento di forze Hezbollah, compreso il movimento di attrezzature militari pesanti, con posti di blocco allestiti nelle strade principali e secondarie per controllare l’identità dei passanti. 

La Resistenza Islamica irachena ha colpito nuovamente Metulla e l’insediamento di Avivim. Canale 12 ha riferito di numerosi missili lanciati dal Libano verso l’insediamento di Doviv nella Galilea occidentale. Secondo l’IDFn un elicottero ha colpito una cellula di Hamas nella zona di Tayr Harfa. Inoltre, gli aerei da combattimento dell’IDF hanno colpito tre infrastrutture terroristiche nelle aree di Yaroun, Yarine e Ayta ash Shab, nonché tre complessi militari nell’area di Meiss El Jabal e Houla

Secondo il corrispondente di Al-Manar: “Aerei israeliani hanno lanciato un attacco aereo con missili mirati nelle vicinanze di “Panorama” all’ingresso orientale della città di Al-Adissah”.

Ancora scontri registrati a Gaza nord. Nei filmati delle milizie legate ad Hamas si vedono milizie irachene a gestire i tunnel di Gaza nord. 

A Gaza centro, aerei israeliani hanno bombardato la torre “Dhu al-Nourin” vicino allo svincolo di Saraya nel centro di Gaza City. Attacchi contro il campo profughi di Nuseirat da parte di Israele. Almeno dieci persone sono state uccise a seguito dell’attacco e i servizi di soccorso continuano a rimuovere le macerie. Le truppe israeliane hanno anche distrutto il grattacielo di al-Qadissiya a Gaza City.

A Gaza sud, l’ospedale Al-Shifa rientra ancora una volta nel cerchio degli obiettivi israeliani, nuovo attacco nella giornata del 21 marzo. In risposta le milizie hanno compiuto agguati contro i militari ucciso un cecchino israeliano. Sembra che Israele abbia fatto saltare in aria un edificio nel complesso medico Shifa a Gaza. Colpita da militari israeliani anche la periferia della città di Al-Qarara, a sud della Striscia di Gaza, e violenti raid nell’area di Al-Matahin, a sud di Deir Al-Balah.

Secondo le fonti IDF a Shifa sarebbero stati arrestati alti funzionari di Hamas, oltre 140 uomini di Hamas eliminati in scontri ravvicinati e agenti del Jihad islamico si sono arresi: l’IDF e l’ISA continuano le ricerche nell’ospedale di Shifa.

Un drone ha attaccato un’auto che trasportava un gruppo di palestinesi in un campo profughi a Jenin: tre morti. Arresti in Cisgiordania anche nella giornata del 21 marzo. 

Secondo fonti social l’esercito israeliano si prepara ad un’operazione di terra nella città di Rafah, dove si sono accumulati decine di migliaia di profughi provenienti da altre zone del settore.

Antonio Albanese e Graziella Giangiulio

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