CANADA. I richiedenti asilo lavorano in tre settimane

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Decine di migliaia di persone l’anno scorso hanno attraversato il confine Canada-Stati Uniti per chiedere asilo, quando l’amministrazione Trump ha stretto le maglie sui migranti. L’afflusso di migranti ha esercitato pressioni sul sistema di asilo canadese, abituato a un numero minore di richiedenti, e ha fatto lievitare i costi. I responsabili politici canadesi hanno quindi dato vita ad una serie di misure per alleggerire le spese: stanno integrando i richiedenti asilo il più rapidamente possibile nel mercato del lavoro, riporta The Washington Post. Questa presenza massiccia di “irregolari” in Quebec è stato un vantaggio per le aziende in un periodo di bassa disoccupazione. Molti richiedenti asilo hanno anche riposto le loro speranze nel mondo del lavoro; molti dicono che avere un buon livello di occupazione, in definitiva, li aiuterà a rimanere. 

La differenza con il sistema Usa è enorme: negli States, i richiedenti asilo aspettano almeno sei mesi prima di poter lavorare legalmente e negli ultimi mesi molti sono stati tenuti in detenzione; in Canada, e in particolare in Quebec, i richiedenti asilo ricevono alloggio, cibo, assistenza legale, assistenza sanitaria di base, corsi di lingua e aiuto nella ricerca di un appartamento, e cominciano a ricevere sussidi sociali allo stesso tasso dei cittadini canadesi; viene anche dato loro un permesso di lavoro e gli viene chiesto di sostenersi da soli il prima possibile, pagando le tasse a tassi normali. 

Questo approccio è diventato una valvola di sicurezza cruciale per il Canada, poiché il numero di richiedenti asilo è raddoppiato nel corso dell’ultimo anno. Le autorità canadesi hanno stimato che il reinsediamento dei rifugiati siriani costa 2.650 dollari a persona all’anno per sei anni. Altre ricerche hanno dimostrato che la spesa è molto più elevata nel primo anno. I richiedenti asilo in Canada attendono in media 19 mesi per un colloquio, il che comporta un ulteriore aumento dei costi.

La risposta è stata in parte quella di cercare di mettere le persone al lavoro. In autunno, il governo ha ridotto i tempi di attesa per i permessi di lavoro da tre mesi a tre settimane, rilasciando rapidamente 12.000 permessi in Quebec, dove nelle zone rurali c’è un disperato fabbisogno di manodopera.

Dei 13.072 richiedenti asilo adulti che hanno iniziato a ricevere assistenza sociale in Quebec per la prima volta l’anno scorso, 7.132, o circa il 55 per cento, hanno abbandonato il programma entro la fine del 2017, per diverse ragioni o perché oramai autonome finanziariamente.

Graziella Giangiulio