GERMANIA. La Bundeswehr è a corto di munizioni

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Rifornire di munizioni l’Ucraina sta esaurendo le scorte di munizioni di molti paesi europei tra cui la Germania, un problema che potrebbe essere aggravato dal rallentamento delle importazioni di componenti dalla Cina.

In occasione di un recente simposio sulla Difesa tenutosi nei pressi di Monaco, i produttori tedeschi di munizioni hanno segnalato che i tempi di attesa per gli ordini di linters di cotone dalla Cina, un componente chiave per le cariche propulsive di armi leggere e di artiglieria, sono triplicati fino a nove mesi, riportano Die Welt e Nikkei.

Sebbene i linters di cotone siano un materiale di base prodotto e commercializzato in tutto il mondo, sembra che tutti i produttori europei di munizioni facciano affidamento sulla Cina.

Le massicce strozzature nell’approvvigionamento di materie prime «riguardano soprattutto le munizioni e gli acciai speciali», riporta Nikkei citando fonti dell’Spd. Il 28 novembre, il governo tedesco ha tenuto una tavola rotonda sulle munizioni con i produttori di armi, ma i risultati concreti non sono stati resi noti.

La direzione del produttore tedesco di munizioni Men Metallwerk Elisenhuette, riporta Die Welt, ha criticato il governo per la lentezza nell’effettuare gli ordini all’industria della Difesa rispetto ad altri Paesi europei.

Il ritardo si inserisce in un contesto in cui Pechino si rifiuta di condannare Mosca per l’invasione dell’Ucraina e la Cina continua a tenere frequenti esercitazioni militari congiunte con la Russia. Ma allo stesso tempo, il lancio di decine di migliaia di proiettili d’artiglieria al giorno da parte della Russia in Ucraina ha fatto capire alla Bundeswehr che le proprie scorte sarebbero decisamente inadeguate per una guerra ad alta intensità come questa.

Come altri Paesi, la Germania tiene segrete le proprie scorte di munizioni, ma molti osservatori ritengono che, in caso di guerra, la Bundeswehr le esaurirebbe in pochi giorni o addirittura in poche ore. Sulla scia dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, il governo Scholz ha istituito un fondo speciale da 100 miliardi di euro per aggiornare le forze armate sottoequipaggiate.

Con la Germania che trasferisce contemporaneamente munizioni alle forze armate ucraine, ad esempio per lanciarazzi multipli, cannoni antiaerei e mitragliatrici, il rallentamento delle importazioni di componenti chiave dalla Cina pone ovviamente il governo in un dilemma.

Dall’altra parte dell’Atlantico, anche la RAND Corporation sottolinea che anche le aziende statunitensi del settore utilizzano terre rare, materie prime e componenti cinesi.

Tommaso Dal Passo

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