CINA. Ecco i paperoni di Pechino

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Biotecnologie farmaceutiche, proprietà e produzione di semiconduttori ed elettronica sono i tre settori che hanno avuto il maggior numero di miliardari in Cina nel 2017.

Secondo recente sondaggio, condotto da Jieman e pubblicato da South China Morning Post, i primi tre settori per numero di miliardari sono biotecnologie, proprietà e semiconduttori, produzione di elettronica. Pony Ma Huateng, fondatore e amministratore delegato di Tencent, Xu Jiayin, presidente di Evergrande Group e Jack Ma Yun di Alibaba Group Holding sono le tre persone più ricche della Cina con proprietà rispettivamente per 282.2 miliardi di yuan, 260,9 miliardi di yuan e 213,8 miliardi di yuan.

Per stendere la classifica, si sono tenute in considerazione le performance tratte dalle borse cinesi, dagli annunci delle società e dai depositi all’estero di società pubblicati alla fine di dicembre dello scorso anno. La Cina ha 1.000 persone molto ricche, con attività per almeno 3 miliardi di yuan ciascuno, ha tenuto un collettivo 12,5 trilioni di yuan nel 2017. Tuttavia, è un dato inferiore ai 2 trilioni di dollari in valore netto detenuti solo da 159 miliardari americani l’anno scorso, secondo Bloomberg.

Ciò che si è distinto nell’elenco della Jieman è che i primi tre settori per il numero di miliardari cinesi non erano legati a Internet o al commercio elettronico. Invece hanno fatto la loro fortuna da biotech, proprietà e semiconduttori e produzione di elettronica. Il settore della biotecnologia farmaceutica contava 105 persone, il settore immobiliare 92 e 75 provenivano dai settori dei semiconduttori e dell’elettronica.

Chimica e It sono al quarto e quinto posto, con 74 e 55. Le aziende biotech sono davvero come “vacche da soldi”, riporta il giornale. Il popolo cinese è quindi molto più consapevole della salute, con una base di popolazione enorme, combinato con il fatto che i farmaci sono anche beni di consumo in rapida evoluzione, così una volta che le aziende farmaceutiche hanno l’approvazione del governo per sviluppare e vendere i loro farmaci, le prospettive di profitto sono enormi. Le aziende biotech cinesi hanno mantenuto una relativamente buona capacità di guadagnare profitti rispetto ad altri settori, secondo uno studio condotto lo scorso anno dal National Pharmaceutical Industry Information Centre, con circa 3,3 trilioni di yuannel 2017, un più 12 per cento rispetto al 2016.

Lucia Giannini