
Più del 90% dei contenuti sul Venezuela, pubblicati nel 2017 nei diversi media privati esistenti in America Latina, è contro Caracas. Lo ha dichiarato, il 29 gennaio, il ministro degli Affari esteri venezuelano, Jorge Arreaza.
Secondo uno studio condotto dal ministero degli Affari Esteri venezuelano, presentato nel programma televisivo Con Amorín, programma di attualità condotto dal giornalista Jorge Amorin, Arreaza ha denunciato l’evidenza che «le notizie e le informazioni contengono una carica simbolica di squalifica del governo», ripreso dal Diario de Caracas.
In questo senso, lo studio mostra che le società messicane di comunicazione sono in cima alla lista nella diffusione degli attacchi contro il Venezuela. Le media company del paese del Nord America, lo scorso anno, hanno pubblicato 4.200 notizie negative contro il paese sudamericano, seguiti poi da quelli della Colombia, con 3.188 e 3.133 del Cile, per un totale di 10.531 testi di denuncia del governo chavista.
A questo proposito, Arreaza ha definito tutte queste azioni come un «attacco palese» di questi e di altri paesi. Inoltre, il ministro degli Esteri Jorge Arreaza ha presentato uno studio delle dichiarazioni presentate dal governo degli Stati Uniti nel 2017, raccogliendo un totale di 441 dichiarazioni contro il Venezuela, distribuiti su 12 media della nazione americana.
Delle 441 dichiarazioni, 87 provengono dalla deputata Ileana Ros-Lehtinen e 81 al senatore cubanoamericano Marco Rubio. Inoltre, il Dipartimento di Stato ha emesso 37 comunicazioni contro il Venezuela e il presidente della nazione, Donald Trump, ha emesso 31 dichiarazioni negative, tra cui la minaccia di un intervento militare contro la Patria.
Durante il programma televisivo, Arreaza detto che le sanzioni unilaterali contro il Venezuela, tra cui quelle imposte dall’Unione Europea, sono fondamentale un boicottaggio con lo scopo di bloccare il dialogo tra il governo e i rappresentanti dell’opposizione venezuelana, che si terrà nella Repubblica Dominicana
Il Ministro ha anche sottolineato che azioni simili saranno intraprese con la Spagna, il cui governo ha dichiarato il suo ambasciatore “persona non grata” per interferenza politica in altre nazioni.
Graziella Giangiulio