BALCANI. Slovenia e Croazia compiono 28 anni

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Interni

SLOVENIA
La Slovenia ha celebrato il 28° anniversario della sua indipendenza il 25 luglio. Il Presidente della Repubblica Borut Pahor è intervenuto da Lubiana ricordando che, insieme alla Dichiarazione di indipendenza, la Slovenia adottò anche la Carta costituzionale del Paese, motivo per il quale la giornata acquisisce un particolare significato. In questa occasione, Pahor ha affermato, inoltre, che le ferite del passato stanno guarendo grazie al progresso spirituale e politico della Slovenia. I messaggi istituzionali provenienti da altri Paesi non sono mancati, in particolar modo dagli Stati Uniti d’America tramite il Segretario di Stato Mike Pompeo. Il membro dell’Amministrazione statunitense si è congratulato con Lubiana per aver difeso in questi anni i valori transatlantici e la sicurezza internazionale.

CROAZIA
In contemporanea con le celebrazioni slovene, si è festeggiata anche l’indipendenza croata. In questa occasione, l’ex primo Ministro socialista Zoran Milanović ha ribadito, tramite un video su Facebook, l’importanza di creare in Croazia una società moderna e aperta, obiettivi che, secondo lui, sono propri dell’indipendenza croata. In tal senso, il Presidente della Serbia Aleksandar Vucic ha rilanciato l’invito al dialogo tra la Serbia e la Croazia.

BOSNIA ED ERZEGOVINA
Si è riunita l’assemblea parlamentare della Bosnia ed Erzegovina per dibattere della legge sulla polizia e gli affari interni. Le ragioni che spingono Sarajevo a rivedere le norme che regolano questo comparto sono dovute alla volontà del ministero dell’Interno di rispondere alle sfide alla sicurezza del Paese, compresa quelle derivanti dall’immigrazione illegale. La Corte europea dei diritti dell’uomo di Strasburgo si è espressa oggi sulla violazione dei diritti umani perpetrata dalla Bosnia ed Erzegovina nei confronti di Imad al-Husain, detenuto per 8 anni per rischio alla sicurezza nazionale. Al-Husain ha presentato ricorso alla Corte europea per le pessime condizioni di detenzione, ottenendo così oggi un risarcimento di 9.000 euro.

MONTENEGRO
In Florida sono state arrestate quattro persone di nazionalità montenegrina per traffico internazionale di stupefacenti, in questo caso cocaina per un valore di un miliardo di dollari.

ALBANIA
Il Presidente della Repubblica Ilir Meta ha definito fittizie le elezioni del 30 giugno, nonostante il parere della Commissione elettorale e il voto parlamentare della scorsa settimana. In questo clima elettorale, si registrano numerosi incontri tra importanti figure occidentali e il leader di opposizione Basha: l’ultimo è avvenuto con l’ambasciatrice statunitense Leyla Moses-Ones.

Politica Estera

MONTENEGRO
Il Segretario Generale della NATO Jens Stoltenberg ha annunciato che l’Alleanza ha deciso di consegnare un radar 3D al Montenegro. Questo atto è stato motivato semplicemente dalla volontà dei Paesi più grandi del Patto Atlantico di aiutare quelli più piccoli.

SERBIA
Sedici Paesi hanno presentato le proprie credenziali diplomatiche al Presidente serbo Vucic: Bahrain; Bangladesh; Bolivia; Ecuador; Estonia; Guatemala; Repubblica del Laos; Repubblica islamica di Mauritania; Nepal; Nigeria; Perù, Filippine; Suriname; Uganda; Vietnam; Repubblica dello Zambia.

MACEDONIA DEL NORD
Il processo d’integrazione della Macedonia del Nord nella NATO sembra procedere senza problemi: oggi è arrivata anche la ratifica  del protocollo per l’ingresso di Skopje nell’Alleanza atlantica da parte dell’Ungheria. In un binario differente invece viaggiano invece  i negoziati per l’ingresso nell’Unione Europea, ormai slittati a fine ottobre. In merito si è espresso il Presidente del Consiglio della European Policy Centre (EPC), Srdjan Majstorovic, preannunciando il forte impatto negativo che questo slittamento dei negoziati avrà sia sulla Macedonia del Nord che sull’Albania.

KOSOVO
La crisi tra Kosovo e Serbia continua e in merito si è espresso anche il serbo Marko Djuric che ha accusato gli albanesi di aver chiuso i canali di approvvigionamento di beni di prima necessità nella parte settentrionale del proprio Paese. In merito, Djuric ha affermato che Belgrado sta valutando un piano per far arrivare questi beni ai serbi del Kosovo. In merito alla situazione critica si parla anche con la Norvegia: il ministro degli Esteri kosovaro Pacolli ha incontrato il suo omologo norvegese Eriksen Søreide.

Economia

SERBIA
Il ministro delle Finanze serbo Siniša Mali, in visita a Londra al Bloomberg Forum, ha parlato dei futuri investimenti che il suo governo porterà avanti nei prossimi tre o quattro anni: impianti idrici; fognature; completamento delle strade locali e regionali; autostrade; rete ferroviaria; metropolitana di Belgrado; lo Stadio. Il Ministro Mali ha affermato che il tutto verrà realizzato anche grazie ad investimenti esteri.

Redazione