VENEZUELA. Maduro, coinvolto nella corruzione brasiliana, lancia il sito del Petro

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Il presidente venezuelano, Nicolas Maduro, ha dato al gigante brasiliano dell’edilizia Odebrecht,  al centro di un enorme scandalo di corruzione in tutta l’America Latina, quasi 4 miliardi di dollari in lavori pubblici in cambio di donazioni per la campagna elettorale, riporta il quotidiano Estado.

I pagamenti a favore della Odebrecht sono stati scoperti nel quadro dell’inchiesta brasiliana che ha portato all’incriminazione dell’ex presidente brasiliano, Lula da Silva. I documenti in questione sono in possesso dei pubblici ministeri in Brasile e in Venezuela, riporta il giornale. Secondo i documenti, Maduro ha considerato i pagamenti, non inclusi nel bilancio venezuelano, «molto urgentI».

Secondo Estado, «In cambio di 35 milioni di dollari per la campagna nel 2013, il presidente (Maduro) ha dato “priorità” ai fondi straordinari per coprire le opere dell’Odebrecht». Il primo procuratore del Venezuela, Tarek William Saab, impegnato in un’ampia inchiesta anticorruzione che ha messo dietro le sbarre i vertici di Pdvsa e quelli militari, aveva in precedenza escluso un’indagine contro Maduro. «Non ci bastano su delle speculazioni», ripotava Afp, ad agosto 2017, dopo che il suo predecessore, Luisa Ortega Diaz, fuggita dal paese dopo il suo allontanamento, aveva detto che stava indagando sul presidente e sul suo circolo più intimo.

Maduro, nonostante tutto, continua nella sua opera di lancio della criptovaluta El Petro.

Maduro, il 23 marzo, tramite il suo account social Twitter, ha annunciato che da quel giorno, qualsiasi persona fisica o giuridica, poteva iniziare a procedere con l’acquisto effettivo della criptovaluta Petro attraverso la pagina ufficiale: elpetro.gob.ve.

Ha anche riferito che il portafoglio virtuale chiamato PetroWallet, è un sistema monetario digitale abilitato per il download. «Niente e nessuno può fermare questo paese: abbiamo deciso di fare un cambiamento nel mondo monetario, stiamo andando a difendere il Bolivar e la sovranità economica e finanziaria del Venezuela!», ha scritto il capo dello Stato venezuelano.

Graziella Giangiulio