NIGERIA. Berna restituisce i fondi illeciti ad Abuja

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La Nigeria e la Svizzera hanno firmato un memorandum d’intesa che apre la strada alla restituzione dei beni acquisiti illegalmente. La Svizzera ha dichiarato che a dicembre 2018 avrebbe restituito alla Nigeria circa 321 milioni di dollari di beni confiscati alla famiglia dell’ex sovrano militare Sani Abacha attraverso un accordo firmato con la Banca mondiale. 

Da quando è entrato in carica nel 2015, il presidente Muhammadu Buhari ha chiesto aiuto a diverse nazioni per recuperare il denaro che era stato prelevato dalle casse pubbliche del paese membro Opec, il più grande produttore di petrolio dell’Africa e la più grande economia del continente.

Il portavoce di Buhari ha detto, in una dichiarazione rilasciata via e-mail e ripresa da Reuters, che il memorandum d’intesa ratificato è tra Nigeria, Svizzera e l’International Development Association, Ida, il fondo della Banca Mondiale per i paesi più poveri del mondo: «La restituzione dei beni illegali non solo aumenterà il bilancio dell’amministrazione dell’unità anti-corruzione, ma fornirà ulteriori fondi per le infrastrutture critiche», si legge nel comunicato. Separatamente, Buhari, inoltre, ha firmato un accordo con Singapore per la prevenzione della doppia imposizione e della prevenzione dell’evasione fiscale per quanto riguarda le imposte sul reddito e sulle plusvalenze, riporta la dichiarazione. 

Nel novembre 2016 era iniziato questo lungo iter: l’approvazione di una nuova legge svizzera per aiutare a trovare e restituire i fondi illeciti, nascosti nelle banche svizzere da dittatori stranieri. Negli ultimi 30 anni la Svizzera ha restituito oltre 2 miliardi di dollari depositati in banche svizzere da “persone politicamente esposte”.

In precedenza, a marzo 2016, Nigeria e Svizzera avevano firmato un accordo che apre la strada al ritorno di più di 300 milioni di dollari confiscati alla famiglia dell’ex dittatore militare della Nigeria, Sani Abacha.

La vice Presidenza del paese africano ha detto che il procuratore generale della Nigeria e le autorità svizzere avevano firmato una lettera di intenti, ai sensi del quale la Svizzera avrebbe dato alla Nigeria 321 milioni di dollari acquisiti dalla famiglia Abacha.

Luigi Medici