Il Sottosegretario USA per il terrorismo e l’intelligence finanziaria, David Cohen oggi è in Svizzera e poi andrà in Turchia per discutere delle sanzioni contro l’Iran.
Si discuterà di sanzioni estese alla Banca centrale iraniana e al settore petrolchimico iraniano. Le sanzioni sono parte di uno sforzo internazionale per fare pressione Teheran a tornare ai negoziati sull’arricchimento dell’uranio e, più in generale, per contenere le ambizioni dell’Iran di crescita regionale. Tra le motivazioni per l’adozione delle sanzioni: impedire all’Iran di acquisire e utilizzare dollari USA e, in misura minore, di euro, acquisto di monete fondamentale per ogni paese che partecipa al dell’economia internazionale. La mancanza di accesso ai dollari, già in passato, ha contribuito alla svalutazione del rial e ha portato a un aumento dei costi dei prodotti importati e l’inflazione ancora più in alta. Va sottolineato, invece, in materia petrolifera che i maggiori acquirenti di petrolio iraniano sono la Cina e la Turchia che ne importa 370.000 barili al giorno. Se il Sottosegretario si porta a casa il via libera dalla Turchia per l’Iran si prospetterebbero giorni davvero bui.
Cohen ha inoltre in programma di discutere le sanzioni alla Siria, lo scopo è quello di rimuovere il presidente siriano Bashar al Assad dal potere e porre fine al conflitto siriano. (fonte Stratfor)