Si dice che la Turchia sia pronta a inviare una delegazione in Cina per colloqui sulla collaborazione con esperti cinesi per elaborare un deposito scoperto di terre rare, nonostante lo scetticismo internazionale diffuso sulle affermazioni Ankara.
Se il deposito di Beylikova vicino a Eskisehir nell’Anatolia centrale avesse il potenziale per fornire risultati redditizi, potrebbe attrarre i produttori cinesi di veicoli elettrici in Turchia, data la loro necessità di Terre Rare.
Quando la Turchia ha descritto il deposito, le notizie locali senza fiato hanno fatto riferimento a funzionari che stimavano che il deposito avrebbe potuto soddisfare le esigenze globali di Terre Rare per mille anni. Ma il dato poi è stato messo ampiamente in discussione.
Quando vengono raffinate per separarle da altri metalli e lavorate, le terre rare possono essere utilizzate per realizzare parti vitali di prodotti come veicoli elettrici, turbine eoliche e pannelli solari. Quindi sono essenziali per la transizione energetica. Inoltre, l’industria della difesa considera le forniture affidabili di terre rare cruciali per la produzione di hardware militare di alta qualità, riporta BneIntelliNews.
Allo stato attuale delle cose, il mondo dipende enormemente dalla Cina per le forniture di terre rare. Per una economia globale e occidentale in particolare che tende all’energia pulita e quindi alla decolonizzazione, dipendere da un solo fornire, senza tener conto delle disponibilità russe o di quelle mongole o iraniane, che seppur significative, sono inficiate da considerazioni politiche che hanno portato alle sanzioni, è un grosso stop alla trasformazione: Pechino infatti ha già posto in essere restrizioni sui metalli rari e in particolare su quelli utilizzabili per la proiezione di chip, e di batterie elettriche per i veicoli del futuro.
In questo braccio di ferro, la pretesa turca, finché non si riveli una millanteria, di avere un simile deposito rest una pretesa politica per entrare in rapporti più stretti col “monopolista” di fatto cioè Pechino.
Vedremo se il governo di Ankara renderà noti i dettagli e i dai esatti del presunto giacimento dei Mille Anni.
Maddalena Ingroia
Segui i nostri aggiornamenti su Spigolature geopolitiche: https://t.me/agc_NW e sul nostro blog Le Spigolature di AGCNEWS: https://spigolatureagcnews.blogspot.com/