TAIWAN. L’invasione cinese è più vicina di quanto si possa pensare

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La minaccia cinese di invadere Taiwan è seria e più imminente di quanto molti capiscano, ha detto l’ammiraglio John Aquilino scelto dal Pentagono per guidare la regione Indo-Pacifica. «La Cina considera di prendere il controllo di Taiwan la sua “priorità numero 1”», l’ammiraglio Aquilino, al comitato forze armate del Senato Usa.

Alla domanda “Perché è così importante per Pechino annettere Taiwan?”, Aquilino ha risposto: «La considerano la loro priorità n. 1. È in gioco il ringiovanimento del partito comunista cinese, molto critico, mentre guardano il problema. Anche la posizione strategica di Taiwan è un fattore importante», ha poi detto, riporta The Guardian.

Aquilino non è d’accordo con la stima fatta dal comandante uscente dell’Indo-Pacom, Philip Davidson, secondo cui la Cina potrebbe tentare di attaccare e conquistare Taiwan già tra sei anni: «La mia opinione è che questo problema è molto più vicino a noi di quanto molti pensino e che dobbiamo affrontarlo», ha detto alla commissione, che stava esaminando la sua nomina.

Aquilino ha detto che la minaccia è tale che gli Stati Uniti devono attuare il piano proposto da 27 miliardi di dollari per aumentare le difese statunitensi nella regione «a breve termine e con urgenza (…) Il partito comunista cinese ha generato alcune capacità nella regione che sono progettate per tenerci fuori (…) La preoccupazione più pericolosa è quella di una forza militare contro Taiwan».

Aquilino ha rifiutato di commentare l’eventualità che Pechino possa scegliere di attaccare Taiwan già l’anno prossimo. I falchi della Commissione senatoriale Usa hanno fatto notare che la Russia ha invaso e occupato la Crimea nel 2014, pochi giorni dopo aver ospitato le Olimpiadi invernali.

La Cina ospiterà le Olimpiadi invernali nel febbraio 2022.

Taiwan si è separata dalla Cina alla fine della guerra civile nel 1949, ed è un paese alleato degli Stati Uniti. Ma Pechino ha sempre mantenuto la sua pretesa di sovranità sull’isola. Aquilino, attualmente a capo della flotta del Pacifico degli Stati Uniti, ha sottolineato che ci sono due preoccupazioni principali di lasciare che la Cina prenda Taiwan.

La prima è la potenziale minaccia al commercio globale, gran parte del quale passa per l’isola. La seconda, ha detto, è il danno che avrebbe sulla credibilità degli Stati Uniti con i suoi alleati asiatici come il Giappone, la Corea del Sud e le Filippine: «Lo status degli Stati Uniti come partner con i nostri alleati e partner sarebbe in gioco se ci fosse un conflitto a Taiwan», ha detto.

Antonio Albanese