SRI LANKA. La Banca Mondiale non darà nuovi finanziamenti

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La Banca Mondiale non intende offrire nuovi finanziamenti allo Sri Lanka, che sta lottando contro la peggiore crisi economica degli ultimi decenni, fino a quando la nazione dell’Oceano Indiano non avrà un adeguato quadro di politica macroeconomica, ha dichiarato l’istituto di credito.

In un comunicato, riporta Reuters, la Banca Mondiale ha affermato che lo Sri Lanka deve adottare riforme strutturali che si concentrino sulla stabilizzazione economica e affrontino le cause alla radice della sua crisi, che lo ha privato di valuta estera e ha portato alla carenza di cibo, carburante e medicinali.

«Il Gruppo della Banca Mondiale è profondamente preoccupato per la grave situazione economica e per il suo impatto sulla popolazione dello Sri Lanka», ha dichiarato.

La banca sta riutilizzando le risorse dei prestiti esistenti per contribuire ad alleviare la carenza di beni di prima necessità come medicine, gas da cucina, fertilizzanti, pasti per bambini e contanti per le famiglie vulnerabili, riporta Reuters.

La banca ha detto che sta lavorando a stretto contatto per stabilire un controllo e una supervisione fiduciaria per garantire una distribuzione equa. L’ex presidente Gotabaya Rajapaksa ha dichiarato a giugno che la Banca Mondiale avrebbe ristrutturato 17 progetti esistenti e che ulteriori aiuti sarebbero seguiti dopo i negoziati con il Fondo Monetario Internazionale su un prestito di finanziamento.

Lo Sri Lanka è in stato di emergenza dal 13 luglio, dopo che le proteste popolari hanno costretto Rajapaksa a fuggire dalla nazione, prima alle Maldive e poi a Singapore.

È stato sostituito alla presidenza da Ranil Wickremesinghe, che era il primo Ministro.

I cittadini dello Sri Lanka sono scesi in piazza per mesi per chiedere ai loro leader di dimettersi e assumersi la responsabilità del caos economico che ha lasciato i 22 milioni di abitanti del Paese alle prese con la carenza di beni di prima necessità, tra cui medicine, carburante e cibo. Mentre i manifestanti si sono concentrati sulla dinastia politica dei Rajapaksa, anche Wickremesinghe ha attirato le loro ire in quanto percepito come un surrogato di Rajapaksa.

Luigi Medici