LIBRI. Il Giappone del Dopoguerra in un giallo eccezionale

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Siamo nel 1957, un momento storico in cui il Giappone lascia l’era del secondo dopoguerra per passare ad un futuro più moderno e più luminoso.

È l’anno in cui Teiko Itane, giovane professionista, si sposa con Ken’ichi Uhara, un uomo di dieci anni più grande di lei. Il loro è un matrimonio combinato, e i due non si conoscono se non per un loro singolo incontro tra single, un omiai. Una settimana dopo il loro matrimonio, Ken’ichi va a Kanazawa per sistemare le ultime cose per il suo trasferimento permanente a Tokyo, dove la coppia andrà a vivere. È un viaggio da cui non torna più, lasciando la doverosa neo-moglie completamente disorientata sul da farsi. Rendendosi conto che Ken’ichi è un completo estraneo per lei e non ricevendo alcun aiuto concreto dalla famiglia di lui, decide di recarsi lei stessa a Kanazawa per cercare il coniuge scomparso. E da lì la vicenda si dipana, con diverse morti e scoperte che gettano luce sulla vita di Ken’ichi.

«Restò lì in piedi a fissare il buio in cui sparivano i binari, finché non rimasero che poche persone intorno a lei. Nell’oscurità spiccavano isolate le piccole luci rosse e verdi del semaforo. All’improvviso Teiko avvertì un vuoto dentro di sé. “È questo il sentimento che lega due persone sposate?” si domandò allora. Fu l’ultima volta che vide suo marito, Uhara Ken’ichi».

Da questo momento si dipanano le vicende di questo avvincente mistery giapponese, un thriller che vi terrà incollati alle pagine fino al termine.

Per chi non lo sapesse, Agenzia A (Mondadori), nell’originale Zero No Shoten, è un best seller di Matsumoto Seicho, famoso autore giapponese scomparso nel 1992. Da questo romanzo, in Giappone sono stati tratte numerose trasposizioni cinematografiche e televisive, l’ultima delle quali, nel 2009, in cui viene fatta rivivere, e rivedere, l’atmosfera che si viveva nell’epoca con una precisa ricostruzione di costumi e ambienti.

Maddalena Ingrao