KENYA. Ruto: basta con l’FMI e la Banca Mondiale

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Il presidente keniota William Ruto ha proposto una nuova architettura finanziaria globale durante le sue osservazioni al vertice del nuovo patto finanziario globale in Francia venerdì 23 giugno.

Erano presenti leader mondiali, tra cui il presidente francese Emmanuel Macron, che ha organizzato il vertice, e rappresentanti delle istituzioni finanziarie ed economiche internazionali, riporta Todays News Africa.

Il presidente Ruto ha sottolineato che il suo paese non sta cercando di continuare l’attuale configurazione delle tasse. Ha chiesto una tassa sulle transazioni finanziarie a livello globale, in cui anche paesi come il Kenya contribuirebbero con la loro quota.

Ruto ha sottolineato che il Kenya era disposto a pagare in base alle dimensioni della sua economia e voleva un’organizzazione in cui le risorse non fossero controllate esclusivamente dal Fondo monetario internazionale e dalla Banca mondiale. Ha sottolineato la necessità di un’organizzazione di pari, in cui tutte le nazioni avessero voce in capitolo commisurata ai loro contributi.

Il presidente keniota ha sottolineato l’importanza di una nuova architettura finanziaria che dia priorità alla governance e alla condivisione del potere tra le nazioni. Ha sostenuto che ciò garantirebbe l’accesso alle risorse per aree critiche come le energie rinnovabili, la decarbonizzazione, l’agricoltura intelligente e il ripristino della biodiversità.

Ruto ha sottolineato che era necessario un passaggio dallo status quo e ha esortato il presidente francese Emmanuel Macron ad abbracciare questo cambiamento, affermando che continuare con l’approccio “normale” porterebbe solo alla stagnazione o alla regressione.

I sentimenti del presidente Ruto hanno risuonato in tutta la sede, gremita di leader europei, esperti finanziari ed economisti. Tra i partecipanti c’erano l’amministratore delegato del FMI Kristalina Georgieva, il presidente della Banca mondiale appena nominato Ajay Banga e il rappresentante del presidente Joe Biden.

Il New Global Financial Pack Summit, organizzato dal presidente Macron, mirava ad affrontare le gravi difficoltà finanziarie a breve termine affrontate dai paesi, in particolare i più indebitati, e promuovere soluzioni finanziarie innovative di fronte al cambiamento climatico. L’evento ha attirato leader mondiali, esperti finanziari, economisti e rappresentanti di istituzioni internazionali che hanno cercato di promuovere una crescita inclusiva consentendo un accesso più ampio ai finanziamenti e agli investimenti.

In un discorso separato al vertice, il presidente sudafricano Cyril Ramaphosa ha fatto eco alla richiesta del presidente Ruto per la parità di trattamento. Ramaphosa ha sottolineato che l’Africa non dovrebbe essere vista come un continente che necessita di generosità, ma come un partner alla pari negli affari globali. Ha sottolineato l’impatto negativo del conflitto Ucraina-Russia in corso sul continente africano e ha sollecitato la riapertura del Canale del Mar Nero per stabilizzare il mercato globale di cereali e fertilizzanti.

Il presidente Ramaphosa ha anche espresso preoccupazione per le promesse non mantenute, menzionando esplicitamente un fondo di 100 miliardi di dollari promesso durante i colloqui precedenti. Ha elogiato la Germania e gli Stati Uniti per i loro sforzi, ma ha espresso disappunto per il tradimento percepito dai paesi africani durante la pandemia, quando i vaccini sono stati accumulati dalle nazioni dell’emisfero settentrionale, lasciando l’Africa emarginata. Ramaphosa ha chiesto l’azione e ha esortato la comunità internazionale a dare la priorità alle vite rispetto ai profitti, in particolare per quanto riguarda l’iniziativa di produzione di vaccini in Africa.

Maddalena Ingrao

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