di Tommaso dal Passo GIORDANIA – Amman 16/12/2016. La Giordania ha firmato un prestito agevolato di 250 milioni di dollari con la Banca mondiale per sostenere le riforme del paese nei settori dell’elettricità e dell’acqua. Il periodo di ammortamento è di 35 anni, con un tasso di interesse di circa il 1,25 per cento, mentre il periodo di tolleranza è di cinque anni, ha detto Imad Fakhoury, ministro giordano della pianificazione e della cooperazione internazionale, alla cerimonia della firma, riporta il sito della Banca Mondiale.
«Migliorare l’efficienza dei settori idrico ed energetico, e i conseguenti risparmi, fornirà al governo maggiori risorse da investire in progetti di sviluppo economico e migliorare le condizioni di vita dei cittadini», ha detto. Fakhoury ha osservato che il settore idrico è stato il più grande consumatore di energia elettrica nel regno, e le riforme previste dal governo mirano a fare un uso migliore delle acque superficiali per uso potabile, e il trattamento delle acque reflue per uso agricolo ed industriale.
Da parte sua, il direttore della Banca Mondiale per il Medio Oriente, Ferid Belhaj, ha ribadito l’impegno costante della Banca per aiutare la Giordania a resistere alle crisi esogene che hanno scosso la sua economia per aiutare il Regno a «trasformare le sfide in opportunità».
Il prestito è il secondo della Banca Mondiale in Giordania sostenuto dal Fondo mondiale agevolato di finanziamento, Gcff, che offre condizioni a basso interesse normalmente riservate per le nazioni più povere del mondo, ma non per un paese a medio reddito come la Giordania. Il primo è stato approvato dalla Banca nel mese di settembre 2016, e comprendeva un pacchetto di 300 milioni di dollari (nella foto la cerimonia relativa) per contribuire a migliorare le opportunità economiche per i giordani e profughi siriani. Il Gcff sostiene i paesi che ospitano un gran numero di rifugiati a rafforzare la loro capacità di recupero, in particolare Giordania e Libano.