EGITTO. Desalinizzazione come nuova arma contro lo stress idrico

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L’Egitto si rivolge sempre più alla desalinizzazione dell’acqua di mare come soluzione allo stress idrico, e l’azienda saudita Acwa Power sta più che mai pensando di investire in questo settore in rapida crescita.

In Egitto, l’azienda sta già investendo nelle energie rinnovabili, in particolare nell’energia solare ed eolica.

Acwa Power vuole diversificare i suoi investimenti in Egitto. L’azienda di Riyadh, in Arabia Saudita, ha recentemente organizzato un incontro con le autorità egiziane per presentare le sue soluzioni di desalinizzazione dell’acqua di mare. Come la maggior parte dei Paesi nordafricani, l’Egitto si trova ad affrontare uno stress idrico. Il Paese deve far fronte a un deficit idrico annuale e, secondo le Nazioni Unite, si prevede che entro il 2025 sarà classificato come Paese povero d’acqua, riporta Afrik21.

La desalinizzazione è una delle soluzioni preferite dalle autorità (insieme al riutilizzo delle acque reflue trattate) per evitare di esaurire le acque del Nilo, la cui portata diminuirà gradualmente nei prossimi anni a causa della costruzione della Grand Ethiopian Renaissance Dam in Etiopia. Per incoraggiare gli investimenti del settore privato, l’Egitto ha aperto il settore della desalinizzazione ai partenariati pubblico-privati (PPP).

Acwa vuole approfittare di questo contesto favorevole per sviluppare progetti di desalinizzazione nel Paese. L’azienda, guidata dal genovese Marco Arcelli, gestisce 16 impianti di desalinizzazione con una capacità complessiva di 6,8 milioni di m3 al giorno. «Siamo impazienti di lavorare a stretto contatto con le autorità egiziane nei prossimi anni, che condividono chiaramente il nostro impegno per uno sviluppo sostenibile e responsabile delle comunità e per garantire un futuro migliore per tutti», ha dichiarato l’amministratore delegato di Acwa Power dopo l’incontro con il primo Ministro egiziano.

Mostafa Madbouly ha accolto con favore la volontà di Acwa Power di diversificare le proprie attività in Egitto. Oltre all’energia solare fotovoltaica, l’azienda, che impiega più di 4.000 persone in tutto il mondo, vuole investire nell’energia eolica, in particolare attraverso un megaprogetto da 10.000 MW in fase di sviluppo a ovest della città di Sohag. L’azienda è anche interessata all’emergente industria dell’idrogeno.

Maddalena Ingrao

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