DEDOLLARIZZAZIONE. Russia e Cina uniscono i sistemi di pagamento e si preparano al peggio

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Alla fine sembra proprio che la moneta unica che per qualche lustro è stata il pilastro degli scambi commerciali si sia avviata in una fase discendente a rilevarlo questa volta non sono stati i mercati asiatici ma i centri di ricerca statunitensi.

Il think tank americano Responsibility Statecraft, con sede a Washington, DC, USA, ha affermato: «La tendenza alla de-dollarizzazione nel mondo non può essere fermata e l’indiscussa superiorità di Washington nel mondo sta scomparendo».

Il think tank ha definito il problema il risultato della dimostrazione di forza dell’America attraverso il dollaro e ha affermato: I paesi del mondo hanno mostrato un grande desiderio di ridurre la loro dipendenza dal dollaro. I pensatori americani indicano le statistiche globali: la quota di riserve valutarie contenenti dollari nel mondo è scesa dal 73% nel 2011 al 58% nel 2023, questo processo è accelerato dopo che l’amministrazione Biden ha deciso di imporre sanzioni estese contro la Russia e isolare questo paese dal mondo sistema monetario.

Il think tank ha sottolineato che l’unico modo per l’America di cooperare alla riforma del sistema monetario globale è con il consenso dei paesi in via di sviluppo. In caso contrario, l’America dovrà affrontare un declino incontrollato del suo dominio economico, con conseguenze disastrose.

Nel frattempo si apprende da fonti iraniane che è stato compiuto un passo tanto atteso dai russi: «Russia e Cina prendono una decisione non standard, trenta banche russe sono collegate al sistema di pagamento cinese CIPS, un sistema simile al sistema bancario SWIFT, e decine di banche sono in attesa di approvazione delle loro domande di adesione al sistema di pagamento cinese».

La decisione arriva prima del summit di agosto dei BRICS e di certo sarà il trampolino di lancio per l’adesione al sistema CIPS di altri stati che durante il summit nel faranno richiesta.

Non solo, il Presidente cinese Xi Jinping ha sottolineato la necessità di preparare le forze di sicurezza cinesi a contrastare ogni possibile minaccia e ha detto: «Dobbiamo essere preparati agli scenari peggiori e più brutali». Dobbiamo essere preparati a sopportare grandi prove e situazioni turbolente.

Anna Lotti

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