MOZAMBICO. Uccisi dai jihadisti 5 mercenari russi, ma Mosca nega tutto

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La possibile morte nel Mozambico settentrionale di mercenari impiegati dalla private military company russa Wagner, sta sollevando nuovi interrogativi sulla presenza della Russia in Africa. Cinque uomini del Gruppo Wagner, private military company che avrebbe collegamenti con il Cremlino, e 20 soldati della Fadm, le Forze Armate di Difesa del Mozambico, sono stati uccisi in un’imboscata nel distretto di Muidumbe della provincia di Cabo Delgado il 27 ottobre scorso, secondo quanto riporta il quotidiano Carta de Moçambique.

Secondo quanto riportato dai media locali, i soldati russi uccisi a fine ottobre erano sì membri del Gruppo Wagner, compagnia militare privata di proprietà  di Yevgeny Prigozhin, oligarca russo strettamente legato al presidente Vladimir Putin.

Gli insorti avrebbero bruciato anche due veicoli nell’imboscata. La Russia nega che i suoi soldati siano in Mozambico, e il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov aveva detto all’inizio di ottobre: «Per quanto riguarda il Mozambico, non ci sono soldati russi nel paese», secondo VoA. Peskov ha aggiunto che il suo paese è più concentrato sulla creazione di legami economici e di sicurezza con le nazioni africane.

Ma le uccisioni della scorsa settimana, hanno messo in allarme gli esperti di antiterrorismo, perché mostrano la crescente capacità dei gruppi di insorti che operano nella regione, e mettono in discussione l’efficacia dei contractor, russi o di altra nazionalità, che assistono i governi africani.

Per più di due anni, diversi gruppi militanti islamici hanno effettuato attacchi nella regione di Cabo Delgado in Mozambico. Il governo si è affidato a mercenari russi per contenere la violenza e proteggere vaste riserve di gas naturale.

DefenceWeb, portale sudafricano, ha riferito che quattro dei soldati russi uccisi durante l’imboscata sono stati successivamente decapitati. Il quinto soldato è morto per le ferite in un ospedale, secondo il sito.

Ma stando agli esperti della regione foto e lanci suoi social media dell’operazione e del decapitamento sarebbero delle fake news.

Anna Lotti