Crescita tiepida per gli Usa

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Il presidente della Federal reserve statunitense, Ben Bernanke, ha sì lasciato la porta aperta per un “alleggerimento” della politica monetaria Usa, la stagnazione del mercato del lavoro è una «grave preoccupazione» ha aggiunto ma non ha detto chiaramente quali potranno essere le future linee di azione.

Bernanke, di fronte alle ipotesi di una nuova serie di manovre monetarie, ha detto che la Fed deve valutarne i benefici e i costi e bilanciati i quali se valga la pena di affrontarli. Dopo le parole di Bernanke, il mercato azionario Usa ha subito dei contraccolpi e il dollaro ha perso punto nei confronti di Euro e yen. 

L’economia statunitense è sì uscita dalla crisi ma il tasso di crescita è sempre rimasto “tiepido”. Il Pil Usa è aumentato di 1,7 punti percentuali nel secondo quarto dell’anno, una crescita troppo debole per riattivare il mercato del lavoro. Un sondaggio uscito il 31 agosto ha mostrato una certa fiducia nei consumatori made in Usa nonostante permanga un grande pessimismo per il futuro.