CINA. Intelligence comune e attività militari congiunte tra Mosca e Pechino

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Mosca e Pechino hanno tenuto due giorni di consultazioni sulla sicurezza strategica in Cina, ha dichiarato sul 19 settembre il Consiglio di sicurezza della Russia in un comunicato.

La delegazione russa, guidata da Nikolay Patrushev, segretario del Consiglio di Sicurezza Nazionale, presieduto dal presidente russo Vladimir Putin, si è recata nella città di Nanping per incontrare la delegazione cinese guidata da Yang Jiechi, politico e diplomatico cinese di alto livello, membro del Politburo del partito Comunista cinese, riportano Ap e Anadolu.

Il Cremlino considera il rafforzamento dei legami con Pechino un obiettivo politico primario. Patrushev ha descritto il «rafforzamento del partenariato globale e della cooperazione strategica con Pechino come una priorità incondizionata della politica estera della Russia».

Parlando durante un incontro con Guo Shengkun, un alto funzionario del Partito Comunista Cinese, Patrushev ha detto che «nelle condizioni attuali, i nostri Paesi devono mostrare una disponibilità ancora maggiore per il sostegno reciproco e lo sviluppo della cooperazione».

L’ufficio di Patrushev ha dichiarato in un comunicato dopo i colloqui nella città di Nanping che le parti hanno concordato di «espandere gli scambi di informazioni sulla lotta all’estremismo e ai tentativi stranieri di minare l’ordine costituzionale di entrambi i Paesi». I funzionari cinesi e russi hanno anche sottolineato la necessità di espandere la cooperazione sulla sicurezza informatica.

Putin ha incontrato il presidente cinese Xi Jinping la scorsa settimana in Uzbekistan, il loro primo incontro da quando il leader russo ha inviato truppe in Ucraina a fine febbraio.

Una dichiarazione del governo cinese rilasciata dopo l’incontro non ha menzionato specificamente l’Ucraina, ma ha detto che Xi ha promesso un “forte sostegno” agli “interessi fondamentali” della Russia. La dichiarazione non ha fornito dettagli, ma Pechino usa il termine “interessi fondamentali” per descrivere questioni come la sovranità nazionale e la rivendicazione del Partito su Taiwan, per la quale è disposto a entrare in guerra. Il governo di Xi, che ha dichiarato di avere un’amicizia “senza limiti” con Mosca prima dell’invasione dell’Ucraina del 24 febbraio, si è rifiutato di criticare le azioni militari della Russia. Cina e India hanno aumentato le importazioni di petrolio e gas russo, aiutando Mosca a compensare le sanzioni occidentali imposte per le sue azioni in Ucraina.

Durante l’incontro di giovedì con Xi, Putin ha elogiato il presidente cinese per aver mantenuto un approccio “equilibrato” alla crisi ucraina e si è detto pronto a discutere le “preoccupazioni” di Pechino sull’Ucraina.

Il raro accenno di Putin alle preoccupazioni cinesi è avvenuto mentre l’impatto della volatilità dei prezzi del petrolio e l’incertezza economica dovuta a quasi sette mesi di combattimenti in Ucraina hanno causato ansia in Cina.

Luigi Medici