Amman come Kobani? Le minacce di IS

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GIORDANIA – Amman. 30/12/14. In un documento dello Stato Islamico si minaccia la Giordania. Secondo il testo postato da Isis «La Giordania è un “prostituta” si vende al miglior offerente, Dio non voglia, non ideologia o principi e politica, tutto ciò che interessa alla Giordania è l’interesse economico e la sostenibilità della famiglia reale».

E poi continua asserendo: «Di conseguenza, una vera e propria scossa economica è possibile solo cacciando la famiglia reale dalla Giordania in modo tale che l’America non possa in alcun modo recuperare i rapporti con la famiglia reale». Isis chiede ai “fratelli” di colpire il nervo scoperto della economia giordana ovvero le forniture di petrolio e gas, in particolare, l’oleodotto strategico, che passa dall’Afghanistan all’Iran in Iraq per la Giordania e da lì al Mar Rosso, Egitto e poi in Sudan e in Africa. Per questo motivo Isis ha attaccato la provincia di Anbar, ovvero tagliare quel filo diretto dall’Iraq alla Giordania. Ma non basta, secondo Isis bisogna abbattere fil altri due assi portanti del «regime giordano». Il rapporto della Giordania con gli altri stati. Tagliare gli approvvigionamenti di petrolio dall’Iraq.
Attaccare i porti commerciali che forniscono petrolio anche alla Giordania è un imperativo per IS, ancora, «tagliare linee di camion di petrolio che vi accedono da linee di terra». Attaccare banche e uffici commerciali mirate in patria e all’estero è un altro obiettivo.
Isis si legge nel documento:« Lo stato islamico non è la vittoria del Fronte, che gestito da Yasser Abu Halaleh». L’unica soluzione che Giordania ha è accettare resort economici e di sicurezza razionalmente pragmatiche per una tregua con lo stato islamico al fine di garantire gli interessi di sicurezza e di sicurezza economica. L’altra soluzione sconsigliata da Isis alla Giordania è continuare a essere alleato degli infedeli. La soluzione di tregua con lo Stato Islamico garantirebbe invece alla Giordania l’acquisto dei prezzi del petrolio, che vedrebbero così la Girdania e Isis concorrenti degli sciiti e dell’Occidente.
«La famiglia reale giordana ha un sacco di ragazzi, che possono essere rapiti o uccisi qualcuno o semplicemente bersaglio porterà a una scossa più grande di quella a carico del cuore della Regina».
Isis sconsiglia alla Giordania di far atterrare gli aeromobili della CIA e del Mossad meglio per il regno venire a patti con lo Stato Islamico. «Altrimenti» fa sapere Isis «il regime giordano se lo Stato islamico vorrà diverrà una nuova Kobanî». A quel punto l’alleanza «crociata» non sarà in grado di fare altro che distruggere la Giordania. Is dice nel suo documento:«Giordania sei pronta a essere distrutta per alcuni fusti di petrolio sciita?». La Giordania deve negoziare per il rilascio di alcuni prigionieri e questo non sarà un qualcosa di scontato, per la loro liberazione vorrà siglare accordi e dichiarazioni, sia militari che di interessi economici.