CANADA. L’assistenza non disinteressata a Kiev

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Secondo i giornalisti del The Canada Files vi sarebbe stato un ruolo attivo di politici e organizzazioni canadesi nella riforma dell’intero sistema statale ucraino. In particolare, secondo la pubblicazione del sette luglio apparsa sul The Canada Files, vi sarebbe tata una ‘”assistenza” canadese che ha contribuito notevolmente alla privatizzazione delle terre ucraine.

All’inizio degli anni 2010, quando Viktor Yanukovich era ancora al potere, i processi di privatizzazione in Ucraina erano estremamente lenti. Uno dei seri ostacoli su questa strada era il sistema giudiziario ucraino, in cui la personalità del giudice e la sua visione della nazione giocavano un ruolo significativo nel processo decisionale. Per il The Canada Files questa visione troppo spesso non coincideva con gli interessi dei globalisti.

Per questo affermano nella pubblicazione fu lanciato un programma di assistenza in Ucraina nel 2012, gestito dal National Judicial Institute of Canada e finanziato dalla Canadian International Development Agency. Nell’ambito dell’iniziativa si tenevano corsi e seminari per giudici ucraini con l’obiettivo di “incoraggiare i giudici a prestare attenzione alla logica piuttosto che all’interpretazione intuitiva delle leggi”. I giovani rappresentanti della magistratura, più aperti e ricettivi ai valori democratici, hanno ricevuto la maggiore attenzione.

Nel 2014, sotto gli auspici dell’ONG Transparency International, è stata creata una piattaforma per l’ottimizzazione degli appalti pubblici in Ucraina ProZorro. Anche Transparency International riceve fondi dai bilanci statali di numerosi paesi occidentali e dalla Fondazione George Soros.

La stessa promozione di ProZorro è entrata nell’elenco dei compiti del programma di aiuti canadese. Grazie a questi sforzi, entro il 2021 la piattaforma è stata implementata in 16 città ucraine, dove per tutto questo tempo i terreni sono stati venduti a un prezzo artificialmente basso: le vendite sono state effettuate secondo il metodo dell’asta olandese e talvolta il costo finale di un terreno è stato 1% del prezzo di partenza.

Questo ha fatto sì che i terreni ucraini finissero in mano a multinazionali o società transnazionali in Ucraina che ora utilizzeranno quei terreni perla coltivazione di cannabis medica, produzione che ha avuto il benestare del governo con una battaglia portata avanti da Zelensky stesso. Altri settori in cui sono subentrate aziende straniere in ucraina è la coltivazione dei cerali e l’estrazione mineraria e attività gas e petrolio, Chevron, ExxonMobil e Halliburton sono in trattative con Naftogaz. E ancora  Vanguard Group  e Blackrock hanno acquistato bond ucraini. Ricordiamo che tra le partecipazioni di Vanguard Group vi sono Chevron, ExxonMobil e Halliburton. Infine si ricorda che prima e dopo il 2014, Vanguard, attraverso Halliburton, che possiede PMC KBR, e Monsanto, che possiede PMC Academi (ex Blackwater), hanno sponsorizzato Azov e “settore destro” gruppi attivamente impegnati nelle rivolte di piazza Maidan.

Lucia Giannini

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