FED, invariato il costo del danaro

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USA – Washington DC 6/5/13. La Federal Reserve mantiene per ora politiche monetarie che facilitino l’economia, sostenendo che la disoccupazione e i tagli alla spesa del governo rimangono ostacoli alla piena ripresa dal crollo del 2008.

A darne notizia il Federal Open Market Committee, che opo una riunione di due giorni ha sostenuto che la crescita economica degli Stati Uniti ha visto un miglioramento dall’ultimo trimestre del 2012.  Il FOMC ha tagliato le previsioni di crescita del 2013 e 2014 visto l’andamento economico dell’Europa e degli Stati Uniti. Mentre è rivisto al rialzo il tasso di occupazione, tagliando il suo tasso di disoccupazione previsto al 6,7-7,0 per cento entro la fine del 2014. Ma la preoccupazione per l’andamento economico statunitense rimane. In particolari modo il comitato «rimane preoccupato del fatto che le politiche fiscali restrittive possono rallentare la crescita economica e la creazione di posti di lavoro nei prossimi mesi», facendo riferimento al “sequestro” dei tagli di bilancio del governo degli Stati Uniti che ha avuto inizio il 1 ° marzo. Sostenendo che il 7,7% di tasso di disoccupazione è ancora molto elevato. Egli ha osservato che le tasse più alte dall’inizio dell’anno e di varie misure per tagliare le spese ridurranno la crescita dell’1,5 %. Il FOMC ha lasciato, come atteso, basso il costo del danaro 0-0,25 per cento e il quantitative easing (QE) programma da 85 miliardi al mese al mese in acquisti di obbligazioni. Bernanke ha più volte detto in questi mesi che, fintanto che l’inflazione rimane bassa e la disoccupazione è alta, la Fed ha bisogno di continuare a sostenere la crescita. 

Il problema è che questo sostegno per ora ha portato gli americani a indebitarsi sempre di più, non solo, anche negli Stati Uniti le banche hanno continuato a inghiottire “liquidi” e a non prestare soldi alle imprese. Ed è anche questo uno dei motivi per cui la Fed continua a immettere moneta sui mercati finanziari. 

Non è un caso se come dice la nota del FOMC cominciano, in seno alla FED ad esserci persone preoccupate della situazione: «Nonostante qualche discussione nella riunione di gennaio del FOMC secondo cui per alcuni il programma di QE è sempre più rischioso per la gestione monetaria, Bernanke ha detto che la maggioranza dei membri FOMC hanno concordato che gli acquisti di obbligazioni «continuano a fornire supporto significativo per la crescita economica e la creazione di posti di lavoro». Il FOMC ha marginalmente tagliato le sue previsioni di crescita a dicembre al 2,3-2,8 per cento per quest’anno e 2,9-3,4 per cento nel 2014. Con le prospettive per l’inflazione ancora bassa – 1,7 per cento in più di quest’anno e del 2,0 per cento in più nel 2014 – i membri del FOMC hanno prospettato di mantenere il tasso di interesse di riferimento invariato fino al 2015. Bernanke ha detto che nel frattempo l’economia degli Stati Uniti e del settore finanziario non sono attualmente in pericolo dalla crisi di Cipro. Crisi, quella di Cipro, che rispetto al danno che hanno creato il crollo di Lehman Brother e il buco multimiliardario creato dal gruppo assicurativo AIG davvero minima.