Bangui. Seleka pattuglia le strade

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REPUBBLICA CENTROAFRICANA – Bangui. Le truppe ribelli pattugliano le strade di Bangui, capitale della Repubblica Centroafricana, dopo il golpe avvenuto il 24 marzo.

Il 25 marzo, il capo dei ribelli, Michel Djotodia, proclamatosi presidente, ha annunciato via radio di aver sciolto la costituzione del paese e che ha intenzione di rimanere al potere fino al 2016. Djotodia, sessant’anni, capo della Seleka, è un ex funzionario pubblico che ha trascorso parte della sua vita nell’ex Urss, e si è detto pronto a formare un nuovo governo. I rapporti internazionali hanno indicato una serie di aspri combattimenti che hanno preceduto la caduta di Bangui e negli scontri hanno perso la vita 13 soldati sudafricani, parte di una missione inviata nel paese per contribuire alla formazione dell’esercito nazionale di Bangui. La loro morte ha suscitato una forte indignazione nell’opinione pubblica di Pretoria e nel governo del Sud Africa. Il presidente deposto del Paese, François Bozizé, è fuggito nel vicino Senegal, dove ha fatto sapere di essersi rifugiato in un albergo. Bozizé, che a sua volta aveva ottenuto il potere marciando sulla capitale con una forza militare nel 2003, è accusato di corruzione e di nepotismo.