Baghdad oscura le tv sciite

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IRAQ – Baghdad 29/4/13. Il 28 aprile, il governo iracheno ha ordinato l’oscuramento di 10 reti televisive, accusandole di fomentare la violenza settaria con una copertura”poco professionale” e “immorale” dei recenti scontri nel nord del Paese.

L’ordine della Commissione Comunicazione e Media comprende Al Jazeera e otto emittenti rivolte alla minoranza araba sunnita del Paese. Ahmed Saeed, giornalista di Baghdad TV, ha detto che il decreto ha bloccato il suo network. «Non possiamo coprire nulla ora», ha detto Saeed «Le forze di sicurezza irachene ci arresterebbero immediatamente».
Le emittenti sunnite sono basate fuori dall’Iraq, in Giordania, a Dubai o in Egitto, Paesi fortemente critici del governo a guida sciita del primo ministro Nuri al-Maliki nel commentare gli scontri avvenuti tra le truppe governative e le tribù sunnite nel nord dell’Iraq.
La Commissione ha accusato le tv di aver messo in onda una copertura «fuorviante ed esagerata» dei combattimenti nella città di Hawija, nei pressi di Kirkuk, dove decine di manifestanti sono morti in scontri con la polizia irachena.
L’elenco comprende anche una rete sciita, Al-Anwar. Ad alcune emittenti, come Al Jazeera, è stato ordinato di chiudere tutte le operazioni di trasmissione in Iraq.